Toljan, dalle Olimpiadi con la Germania alle offerte del Napoli e del Bayern Monaco

E' un terzino, ha 22 anni, può giocare a destra e a sinistra, viene seguito dal ds azzurro Giuntoli e dal club di Ancelotti. Ha un contratto con l'Hoffenheim fino al 2018. E' stato scoperto da Hrubesch, ex centravanti, ora ct della Germania baby: in passato aveva lanciato Neuer, Özil, Kroos e Hummels...
Toljan, dalle Olimpiadi con la Germania alle offerte del Napoli e del Bayern Monaco
Stefano Chioffi
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ROMA - Horst Hrubesch è stato un centravanti vecchio stile, un pirata dell’area di rigore: aveva i fianchi larghi e qualche chilo di troppo, era alto quasi un metro e 90, usava i gomiti, lottava con gli stopper, era un po' sgraziato e colpiva molto bene di testa. Si ritrovò sulla scena della nazionale tedesca dopo un monumento come Gerd Müller, convivendo con i paragoni: vinse l’Europeo del 1980 a Roma con la Germania Ovest, firmando una doppietta nella sfida decisiva con il Belgio, e regalò da capitano all’Amburgo di Ernst Happel la sua prima e unica Coppa dei Campioni, battendo in finale la Juventus di Zoff e Trapattoni ad Atene (era il 25 maggio 1983, 1-0 con gol di Felix Magath). Una carriera importante: tre trionfi in Bundesliga, 97 reti in cinque stagioni nell’Amburgo, sfruttando anche i cross magistrali di Kevin Keegan, l’ala del Liverpool e dell’Inghilterra.

IL MAGO DEI GIOVANI - Adesso Horst Hrubesch ha 65 anni e viene considerato in Germania uno dei più bravi selezionatori a livello giovanile. E’ un punto di riferimento per il ct Joachim Löw. Ha cresciuto tante generazioni, vincendo la medaglia d’oro con la Germania Under 21 nell’Europeo del 2009 in Svezia e piazzandosi terzo un anno fa, sempre alla guida della nazionale baby, all’Europeo, nella Repubblica Ceca.  Continua a lavorare in panchina, l’ex centravanti dell’Amburgo. E ora ha portato in finale la Germania Olimpica, pronta a giocarsi il primo posto con i padroni di casa del Brasile. Hrubesch ha lanciato diversi talenti: da Mesut Özil a Toni Kroo, da Manuel Neuer a Mats Hummels. E ha scoperto anche Jeremy Toljan, il terzino entrato nei piani del Napoli e seguito dal Bayern Monaco: lo ha visto crescere nell’Hoffenheim, lo ha valorizzato nell’Under 21 e poi lo ha convocato per la missione a Rio. Toljan si muove a destra oppure sulla fascia sinistra con la stessa disinvoltura. 

L’IDENTIKIT - Difende con attenzione, prende in consegna l’ala, ma spinge e partecipa anche alla costruzione della manovra: scatto, agilità, buona tecnica, cross precisi, anticipo in marcatura. E’ alto un metro e 82, è nato a Stoccarda l’8 agosto del 1994, ha ventidue anni e ha cominciato a giocare nella scuola-calcio del Grün-Weiss Sommerrain 1989, in attesa di passare allo Stoccarda e di firmare nel 2012 per l’Hoffenheim. Nello scorso campionato ha disputato diciotto partite e ha segnato un gol allo Stoccarda. L’Hoffenheim si è salvato, evitando il play-out per un punto, grazie a un allenatore - Julian Nagelsmann, classe 1987, 29 anni, - che è il più giovane in Bundesliga e nei principali tornei europei. Toljan ha un contratto con l’Hoffenheim fino al 2018. E dopo le Olimpiadi potrebbe lasciare il suo club. Il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, lo studia da diverso tempo. E anche il Bayern di Carlo Ancelotti lo ha cercato. La mamma è croata, mentre il papà era afroamericano ed è morto. Ha esordito con l’Hoffenheim in Bundesliga il 5 ottobre del 2013 sul campo del Mainz (2-2), il tecnico era Markus Gisdol. Ha avuto tra i suoi compagni anche il brasiliano Roberto Firmino, che adesso gioca nel Liverpool.


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