Zé Luis, una doppietta che regala il primo posto allo Spartak Mosca di Carrera

E' un centravanti, ha 25 anni, è capoverdiano e si sta facendo largo negli schemi del tecnico italiano, che il 5 agosto ha sostituito Alenichev, licenziato dopo l'eliminazione in Europa League contro l'Aek Larnaca.
Zé Luis, una doppietta che regala il primo posto allo Spartak Mosca di Carrera
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - I dirigenti dello Spartak Mosca gli hanno presentato subito il conto con una telefonata: l’eliminazione in Europa League, davanti all’Aek Larnaca, una rosa di 27 giocatori che vale complessivamente meno di otto milioni di euro, ha causato lo strappo decisivo nel rapporto tra il club e Dmitri Alenichev, ex centrocampista della Roma, licenziato il 5 agosto e sostituito in panchina da Massimo Carrera, 52 anni, cresciuto al fianco di Antonio Conte. Non ci sono stati alibi dopo il ko in casa con i ciprioti. Ma la scossa è arrivata, perché Carrera è riuscito a ridisegnare lo Spartak nello spazio di pochi giorni: fedele alla scuola-Conte è partito da un 3-5-2, passando a volte al 4-2-3-1 nel corso della stessa gara. 

PRIMO POSTO - Lo Spartak, mandato a casa in Europa dall’Ark Larnaca, si sta riscattando in campionato: tre partite con Carrera, sette punti, quattro gol realizzati e uno subito. Ora è primo in classifica, a quota 10, in attesa della sfida di domenica sera (ore 20.30) sul campo dell’Anzhi. Lo Spartak ha una storia da nobile decaduta: dodici scudetti quando esisteva l’Urss, nove titoli in Russia dopo la scissione, ma è dal 2001 che non riesce a imporsi. Adesso i tifosi biancorossi chiedono a Carrera di poter ricominciare a sognare. 

LA SPINTA DI ZE’ LUIS - La Premier Liga è appena cominciata. Lo Spartak Mosca, dove gioca anche il difensore italiano Salvatore Bocchetti e che ha acquistato in estate il brasiliano Fernando dalla Sampdoria, si trova al comando grazie all’aiuto di un centravanti capoverdiano, Zé Luis, diventato uno dei pilastri della squadra di Carrera. Capelli ricci, fisico (un metro e 83) e caratteristiche (scatto e progressione) che ricordano Luiz Adriano, protagonista nello Shakhtar Donetsk prima di finire nell’ombra nel Milan. E’ nato sull’isola di Fogo il 24 gennaio del 1991, si è formato in Portogallo, nel vivaio del Gil Vicente. Ha viaggiato a lungo, ha cercato fortuna nello Sporting Braga e poi in Ungheria, nel Videoton. E nel 2015 è volato in Russia, firmando un contratto per quattro stagioni. Il suo cartellino è costato sei milioni e mezzo di euro. 

IL TANDEM - Nello scorso campionato, chiuso dallo Spartak al quinto posto, Zé Luis aveva segnato otto gol e aveva costruito cinque assist. Carrera lo utilizza come punta centrale, in tandem con l’olandese Quincy Promes, classe 1992, ex Twente, acquistato due anni fa per undici milioni e mezzo di euro. Indossa la maglia numero 9, Zé Luis, che domenica ha realizzato contro il Krasnodar (2-0) la seconda doppietta della sua avventura nello Spartak: nel campionato passato ne aveva timbrata un’altra contro l’Anzhi (4-0, era il 18 marzo del 2016). Si sacrifica anche in fase di pressing, va a disturbare i centrali difensivi e il regista quando sono in possesso del pallone e provano a impostare la manovra. E’ ambidestro, contro il Krasnodar ha segnato un gol di sinistro e uno di testa.


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