David Neres, il colpo dell’Ajax: 15 milioni per l’ala del Brasile Under 20

Arriva dal San Paolo, ha 19 anni, è mancino, ha segnato 3 gol in 8 partite, è uno dei talenti più interessanti del Sudamerica e si è distinto nella fase finale del "Brasileirão". Ha firmato un contratto fino al 2021 e somiglia al laziale Felipe Anderson.
David Neres, il colpo dell’Ajax: 15 milioni per l’ala del Brasile Under 20
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - L’Ajax, sul suo profilo Twitter, gli ha dato il benvenuto qualche ora fa. E lui, David Neres, attaccante esterno, mancino, passaporto brasiliano e taglio di capelli con cresta da mohicano, scoperto nel San Paolo e costato dodici milioni di euro più tre di bonus, ha subito rilanciato con orgoglio il messaggio. Salirà sul primo volo per Amsterdam nei prossimi giorni, al termine del “Sudamericano” Under 20, che si sta svolgendo in Ecuador. Ieri sera ha salutato i tifosi dell’Ajax con un tweet e ha augurato la buonanotte in olandese: «Goedenacht». E’ un’ala da 4-3-3 oppure da 4-2-3-1, ha diciannove anni, inventa dribbling e segna (otto presenze e tre gol nell’ultimo “Brasileirão”), il club biancorosso lo seguiva da diverso tempo, da quando ha cominciato a dare spettacolo nel San Paolo Under 17. L’Ajax vanta una brillante tradizione in materia di talenti: difficile che sbagli un investimento. Oltretutto di una simile portata economica: dodici milioni di euro più tre di bonus sul piatto, trattativa chiusa sul filo di lana anticipando il possibile inserimento del Chelsea e dell’Arsenal.

L’ACCORDO - Ha firmato un contratto fino al 2021 e il tecnico Peter Bosz (erede di Frank De Boer) lo aspetta presto ad Amsterdam, nel centro sportivo dei “lancieri”, secondi in classifica a quota 46 dopo tre giornate del girone di ritorno e distanti cinque punti dal Feyenoord, autentica rivelazione del campionato. David Neres Campos, questo il suo nome completo, è nato a San Paolo il 3 marzo del 1997. E’ alto un metro e 75: velocità, cambi di marcia, fantasia, agilità. Si è messo in evidenza nella fase finale del “Brasileirão”, avvalorando in pieno la scelta di Ricardo Gomes, l’allenatore che ha deciso di promuoverlo in prima squadra. Maglia numero 14, David Neres è stato utilizzato quasi sempre sulla fascia destra nel 4-2-3-1, altro modulo in cui riesce a esprimere in pieno le sue potenzialità. 

IL RENDIMENTO - Ha una tecnica sublime e somiglia per caratteristiche al laziale Felipe Anderson. Nella sua prima presenza da titolare, la seconda in assoluto con il San Paolo, il 22 ottobre del 2016, ha segnato di piatto sinistro contro il Ponte Preta (2-0) allo stadio Morumbi. Tiro di Thiago Mendes, carambola sul palo e tocco morbido con il portiere Aranha già in terra. Più avanti ha messo il suo timbro anche nelle partite con il Corinthians (4-0) e il Santa Cruz (5-0). 

LA VETRINA - Fa parte della nazionale Under 20, è uno dei nuovi tesori di Rogerio Micale, il ct della Seleçao baby. E in questi giorni si sta facendo ammirare nel “Sudamericano” di categoria: cinque presenze, quattro da titolare, con la maglia numero 11, e un assist per il gol di Guilherme Arana nell’ultima sfida con l’Ecuador, terminata 2-2. David Neres è uno dei pilastri della selezione verdeoro insieme con il regista-mediano Caio Henrique (1997, acquistato a luglio dall’Atletico Madrid), l’attaccante esterno Richarlison (1997, Fluminense) e il centravanti Vizeu (1997, Flamengo). Nella storia del San Paolo, la cessione di David Neres è la terza più ricca dopo quelle di Denilson al Betis di Siviglia nel 1998 per trentadue milioni di dollari e di Lucas Moura al Paris Saint Germain nel 2013, in cambio di quarantatré milioni di euro.


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