Mounié, 13 gol con il Montpellier: il centravanti del Benin incanta in Ligue 1

Ha 22 anni, è la sorpresa del campionato francese e nella scorsa stagione giocava nel Nimes in Ligue 2. Ha segnato anche ieri sera contro il Nantes e ha un contratto fino al 2019
Mounié, 13 gol con il Montpellier: il centravanti del Benin incanta in Ligue 1
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Quando Louis Nicollin, imprenditore nel settore dei rifiuti urbani e industriali, faceva rinascere il Montpellier pilotando la fusione di tre club, in Francia era il 1974 e Michel Platini aveva cominciato a giocare da due anni in “Premiere Division” con la maglia del Nancy. Nicollin ha visto cambiare intorno a sé il calcio e il mondo, ha attraversato epoche diverse, ha scoperto giocatori importanti come Laurent Blanc e Olivier Giroud, ha ingaggiato gente come Eric Cantona, Carlos Valderrama e Roger Milla, senza mai abbandonare la poltrona di presidente. Carattere un po’ ruvido, venticinque allenatori licenziati, qualche polemica con i club più potenti, una personalità che ha diviso spesso la sua stessa tifoseria, ma il suo Montpellier - 114° posto nel ranking Uefa - si è tolto anche lo sfizio di vincere il titolo in Ligue 1, il primo della storia, nel 2012, davanti al Paris Saint Germain, che era stato preso in corsa da Carlo Ancelotti dopo l’esonero di Antoine Kombouaré. Ottandue punti, tre in più rispetto al club dello sceicco del Qatar. Un’impresa firmata in panchina da René Girard e da Giroud, capocannoniere con ventuno gol in compagnia del brasiliano Nené (Psg): l’ultimo regalo, quello del centravanti, prima di trasferirsi all’Arsenal in cambio di dodici milioni di sterline.

BOUDEBOUZ E MOUNIE’ - Il Montpellier sta navigando anche in questa stagione verso una tranquilla salvezza. E in estate, senza tradire una consolidata e remunerativa filosofia manageriale, si metterà intorno a un tavolo per valutare le proposte più vantaggiose. Offerte che non mancheranno. E un bel mucchio di soldi potrebbe arrivare non solo dalla cessione del trequartista algerino Ryad Boudebouz, classe 1990, nove gol e sette assist in questo campionato. Il Montpellier sta vedendo crescere anche un altro capitale legato al cartellino di Steve Mounié, ventidue anni, nazionale del Benin, a segno tredici volte in ventisei partite di campionato e una volta in Coppa di Lega contro lo Stade Laval. Centravanti classico, molto potente a livello fisico (è alto un metro e 90), forte nei colpi di testa, bravo nelle sponde. 

LA MAGIA - Non solo muscoli, però. Si è inventato uno splendido gol di tacco nella partita pareggiata qualche giorno fa (il 4 marzo) con il Guingamp (1-1): magia che ha fatto in poche ore il giro del web e dei siti. E’ agile, svelto, nonostante la struttura muscolare. E’ elegante, cerca ogni tanto il colpo da incorniciare. E’ nato a Parakou, nel Benin, il 29 settembre del 1994, ma è cresciuto in Francia, ha il doppio passaporto e ha un contratto con il Montpellier che scadrà nel 2019. 

IL PRESTITO AL NIMES - Ha cominciato a giocare nel Perpignan, nell’Assicle e nel Las Cobas. E all’età di quattordici anni è stato notato dagli osservatori di Nicollin, che ha continuato a seguirlo nel settore giovanile del suo club. Nella scorsa estate, dopo che Mounié aveva realizzato in prestito undici gol in Ligue 2 con il Nimes, Nicollin lo ha riportato a casa. Mossa che lo ha ampiamente ripagato, perché l’attaccante è diventato subito titolare prima con Frederic Hantz in panchina e poi con Jean-Louis Gasset, che lo ha sostituito il 30 gennaio. Mounié ha segnato anche ieri sera contro il Nantes (2-3) con un colpo di testa, sfruttando un cross di Boudebouz, seguito in passato dall’Inter e dalla Lazio. Il mercato estivo si avvicina e il Montpellier faticherà a trattenere i suoi due gioielli.


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