Manneh, la favola del profugo: dal Gambia al Werder Brema

E' un centravanti, ha 20 anni, ha giocato sei partite in Bundesliga e ha segnato un gol al Bayer Leverkusen. I suoi idoli? Zlatan Ibrahimovic e Robin Van Persie
Manneh, la favola del profugo: dal Gambia al Werder Brema
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - E’ scappato dal Gambia e dalla povertà, è salito su un traghetto con una borsa e pochi soldi, ha attraversato il mare per raggiungere l’Europa. E’ entrato in Germania da clandestino, da profugo. Ha viaggiato da solo, ha lasciato i genitori e i parenti a Ginak Kajata. Ousman Manneh, che ha raccontato la sua storia al giornale Kicker, è fuggito durante la dittatura di Yahya Jammeh ed è arrivato a Brema nel 2014, quando non aveva ancora diciassette anni. 

IL CENTRO PER MINORI - Dal Gambia, piccolo paese dell’Africa occidente, a un centro di accoglienza per minori, dove ha trovato un letto e un po’ di calore. Il calcio, a casa sua, era solo una passione, adesso è un lavoro, uno stipendio, un presente e un futuro: i quindici gol nel campionato regionale tedesco con la maglia del Blumenthaler, i consigli del tecnico italo-tedesco Fabrizio Muzzicato, il provino con il Werder Brema, un po’ di settore giovanile, il primo contratto, l’esordio in Bundesliga contro il Mainz, l’assist nella gara con il Darmstadt, la rete al Bayer Leverkusen, quella della vittoria per 2-1 (15 ottobre del 2016).

IBRA E VAN PERSIE - Manneh è entrato nel cuore della Germania. Si è lasciato alle spalle un’infanzia dolorosa, piena di ferite. E’ diventato un centravanti di un metro e 89, forte di testa, potente e agile, ambidestro. I suoi idoli? Zlatan Ibrahimovic e Robin Van Persie. Ha vent’anni, ora, li ha compiuti da poco, il 10 marzo: è nato nel 1997. Ha scelto il 47 come numero di maglia, ha firmato un accordo fino al 2018. A fargli scoprire la Bundesliga è stato Alexander Nouri, l’allenatore che lo conosce dai tempi del Werder Brema II e che è stato promosso in prima squadra lo scorso 18 settembre, dopo l’esonero di Viktor Skrypnyk, ucraino, otto anni da giocatore con la maglia del club biancoverde.

SEI PARTITE E UN GOL - Educato, timido, in Gambia giocava nella Rush Soccer Academy. In Germania ha imparato in poco tempo a parlare il tedesco. Ha già giocato sei partite in Bundesliga: un gol e due assist. Un attaccante di scorta: Nouri lo sta facendo crescere senza pressioni, non lo carica di responsabilità, ma è convinto che Manneh abbia i mezzi per regalarsi una buona carriera. Una punta moderna: si sacrifica per i compagni, è bravo nelle sponde, cerca di aprire varchi per l’inserimento degli esterni e dei centrocampisti. Viene gestito dalla M24 Sportmanagement e nel Werder Brema II ha segnato sei gol nella serie C tedesca. Gli applausi in Germania («che emozione giocare in uno stadio con 40.000 persone») e il Gambia nel cuore, che alla fine di gennaio - dopo tensioni e proteste - ha assistito alle dimissioni di Yahya Jammeh, dopo un regno di ventitré anni.


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