ROMA - E’ un evento che a Glasgow viene celebrato da diversi giorni. Come era già capitato nel 2001, dopo sedici anni il Celtic ha chiuso il cerchio di una stagione perfetta con il prestigioso “Treble”, la conquista della Premiership, della Coppa di Scozia e della Coppa di Lega. Impresa magistrale, che porta il timbro del tecnico irlandese Brendan Rodgers. Un capolavoro riuscito nella storia del Celtic soltanto quattro volte: le altre due nel 1967 (quando centrò anche la sua prima e unica Coppa dei Campioni battendo in finale l’Inter di Helenio Herrera per 2-1 con i gol di Tommy Gemmell e Steve Chalmers) e nel 1969. Una squadra giovane e con ampi margini di crescita, quella costruita dall’irlandese Rodgers, che ha prolungato da poco il contratto fino al 2021. L’età media si aggira intorno ai 26 anni e mezzo. Il modulo è il 4-2-1-3. Non manca la qualità: dal difensore centrale Jozo Simunovic (1994, croato) alla mezzala Stuart Armstrong (1992), dal trequartista Callum McGregor (1993) al centravanti Leigh Griffiths (1990, una doppietta nel recente derby con l’Inghilterra, terminato 2-2), dall’esterno Tom Rogic (1993, australiano) all’attaccante francese Moussa Dembelé (1993, francese), dal mediano Nir Bitton (1991, israeliano) al centrocampista di fascia destra James Forrest (1991).
LA CHAMPIONS - La priorità del Celtic è quella di vincere il settimo titolo di fila, ma di tornare soprattutto a essere competitivo in Champions. Ed è anche per questo motivo che i dirigenti del club di Glasgow, fondato nel 1888, hanno bloccato tutte le offerte per le pedine più importanti. Tra i più richiesti c’è Jozo Simunovic, ventidue anni, difensore centrale, leader del reparto, venticinque presenze e un gol nell’ultimo campionato. E’ stato acquistato nel 2015, proviene dalla scuola della Dinamo Zagabria, il suo cartellino è costato due milioni di euro.
CINQUE TITOLI - Ha diversi estimatori: dal Newcastle di Rafa Benitez, appena tornato in Premier Leagie, al Lipsia, rivelazione in Bundesliga (secondo posto e qualificazione in Champions). E’ nato a Zabagria il 4 agosto del 1994, è alto un metro e 91: forza atletica, stacco di testa, gioca sul centro-destra in una linea a quattro ma può adattarsi anche al modulo a tre. Agile e ordinato, discreti fondamentali, indossa la maglia numero 5. Ha cominciato la carriera nel vivaio del Dragovoljac. Ha un contratto fino al 2020 ed è uno specialista in materia di scudetti: ne ha già vinti cinque, tre con la Dinamo Zagabria e due con il Celtic.