Jordi Mboula, il Monaco soffia al Barça il nuovo gioiello della cantera

E' un'ala destra, ha 18 anni, è stato il capocannoniere della Youth League con 8 gol e ha firmato con il club francese per cinque stagioni. Papà congolese e mamma catalana, è nato in Spagna e si è svincolato esercitando una clausola di rescissione da tre milioni di euro.
Jordi Mboula, il Monaco soffia al Barça il nuovo gioiello della cantera
Stefano Chioffi
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ROMA - In attesa di sciogliere il nodo sul futuro di Kylian Mbappé, diciotto anni, ventuno gol tra campionato e Champions League, al centro di un’asta da cento milioni che coinvolge il Paris Saint Germain e l’Arsenal, il Monaco ha sfruttato una clausola di rescissione per soffiare al Barcellona uno dei migliori giovani della nuova cantera. Si chiama Jordi Mboula, ha il passaporto spagnolo, è nato a Granollers, ha il padre congolese e la mamma catalana: è un’ala destra, ha la stessa età di Mbappé ed è stato il capocannoniere dell’ultima edizione della Youth League, la Champions under 20 organizzata dalla Uefa. Otto gol, proprio come Kaj Sierhuis, classe 1998, origini greche, centravanti dell’Ajax. Meravigliosa la perla regalata nella sfida con il Borussia Dortmund: uno slalom delizioso. Con tre milioni di euro, il Monaco ha strappato al Barcellona una delle promesse della Masia, il famoso centro di formazione della società catalana. 

L’INSERIMENTO - Un danno pesante, a livello economico e tecnico, che ha spinto i dirigenti ad aprire anche un’indagine interna, perché Mboula è diventato maggiorenne lo scorso 16 marzo e il Monaco è entrato subito in azione, potendo fare leva su un contratto in scadenza nel 2018. Inutile il tentativo di spingere l’attaccante esterno a cambiare idea. Il Monaco, senza spendere una fortuna, si è assicurato uno dei baby d’oro dell’ultima generazione cresciuta nel Barcellona. Dribbling, scatto, classe purissima, otto gol e due assist nella Youth League. 

L’ANNUNCIO - Il Monaco gli ha fatto firmare un contratto per cinque stagioni, fino al 2022. E Leonardo Jardim, il tecnico portoghese che ha restituito il titolo al club biancorosso a distanza di diciassette anni, lo ha già inserito nella lista dei convocati per il ritiro estivo. Un colpo messo a segno dal presidente russo Dmitrij Rybolovlev, proprietario della Uralkali (società produttrice di potassio), ma che ha avuto la sapiente regia di Jorge Mendes, il potente manager portoghese che collabora da tempo con il Monaco. Nato il 16 marzo del 1999 a Granollers, in Catalogna, Mboula è una punta veloce ed elegante. E’ alto un metro e 83, gioca nella nazionale spagnola Under 19 (sette presenze e cinque gol), è un destro naturale e ha caratteristiche che si sposano con il 4-3-3 e il 4-2-3-1. 

I PARAGONI CON HENRY - Il Barcellona lo aveva scoperto nel 2010, quando Jordi incantava spettacolo nel vivaio del Granollers. I suoi compagni, per la sua somiglianza con Thierry Henry, lo hanno sempre chiamato “Titì”, come il francese, che l’ex blaugrana ricorda per stile di gioco e struttura fisica. Jordi ha una storia particolare: il papà (congolese) e la mamma (spagnola) si sono conosciuti in Cina prima di trasferirsi a Granollers. E’ stato lanciato nella squadra Allievi B da Xavier Bravo. E più avanti ha avuto come tecnici Andrés Carrasco, Denis Silva, Franc Artiga e nell’ultimo periodo Gabri. Ora lo aspetta il Monaco. Per il Barcellona, Jordi Mboula è già un rimpianto.


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