Diogo Gonçalves, la grande promessa del Benfica che piace alla Lazio

E' un'ala sinistra, ha 20 anni, è portoghese e ha incantato durante la Youth League. Dribbling e magie sulla fascia, lo gestisce il manager Mendes e ha firmato un contratto fino al 2022. Si è messo in luce anche durante il Mondiale Under 20 che si è svolto in Corea del Sud tra maggio e giugno: tre gol e tanti applausi
Diogo Gonçalves, la grande promessa del Benfica che piace alla Lazio
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Il Portogallo si è ripreso un ruolo da protagonista, ha fatto registrare una crescita costante, ha saputo dare forma a un progetto: finalista all’Europeo del 2004, semifinalista al Mondiale del 2006, campione d’Europa nel 2016. Da vent’anni è diventato anche la patria delle ali che inventano dribbling e regalano emozioni sulla fascia: Figo, Simao, Quaresma, Nani, senza contare quel fenonemo di Cristiano Ronaldo, quattro Palloni d’Oro e un quinto in arrivo a dicembre. Il Portogallo si è sempre garantito, in questo ruolo, attraverso un lavoro splendido portato avanti dai settori giovanili, un ricambio generazionale nel segno della qualità. E tra le nuovi ali, che fanno dell’eleganza un marchio di distinzione, il Benfica è convinto di aver già trovato l’asso del futuro: Diogo Gonçalves ha vent’anni, è già entrato nella scuderia di Jorge Mendes (uno dei manager più potenti, lo stesso di Cristiano Ronaldo). Ha incantato nella Youth League (la Champions baby) e al Mondiale Under 20 (tre gol contro Costa Rica, Iran e Uruguay), torneo che si è svolto tra maggio e giugno in Corea del Sud e che ha visto il Portogallo in corsa fino ai quarti, quando è stato eliminato ai rigori dall’Uruguay. 

IL TENTATIVO - La Lazio sta provando a portarlo in Italia, ha raccolto informazioni, lo ha studiato durante il Mondiale Under 20 e può sfruttare i rapporti di collaborazione con Mendes, rafforzati dopo il passaggio di Keita al Monaco per trenta milioni più bonus. Diogo Gonçalves è un talento, viene considerato la nuova promessa del calcio portoghese. Velocità e classe pura, colora il gioco sulla fascia, arriva spesso al tiro: è ambidestro, gli piace muoversi sulla corsia di sinistra, crea scompiglio nelle difese. E’ alto un metro e 76, è nato a Beja il 6 febbraio del 1997, ha appena debuttato nella Primeira Liga (3-1 contro il Braga, 9 agosto), il tecnico Rui Vitoria lo ha promosso in estate nella squadra dei big. 

IL CONTRATTO - Ha scelto l’84 come numero di maglia. E il Benfica, che ha vinto quattro titoli di fila, gli ha già fatto firmare un contratto fino al 2022. Lo ha cresciuto, ha avuto l’intuizione di scoprirlo da bambino nel Ferreiras, seconda tappa di una carriera che Diogo Gonçalves ha cominciato nella scuola-calcio dell’Almodovar. I compagni lo chiamano Diji. Il papà, Vitor Jacob, ha fatto il calciatore e poi l’allenatore. Il suo idolo? E’ Jonas, attaccante brasiliano del Benfica, cinque gol nelle prime quattro giornate di campionato. E’ un classe 1997, appartiene alla stessa generazione di Renato Sanches, che il Bayern Monaco ha preso dal Benfica nell’estate del 2016 per 35 milioni di euro. Helder Cristovão e João Tralhão sono gli allenatori che lo hanno valorizzato di più a livello giovanile. Con il Benfica B, tra coppe e campionato, ha giocato cento partite e ha segnato ventisei gol (nove nella Youth League): gli assist sono stati sedici. Diogo Gonçalves ha fatto parte di tutte le nazionali giovanili, dall’Under 15 di Helio Sousa all’Under 19 di Emilio Peixe, fino all’Under 20 di Edgar Borges.


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