Anton, il difensore centrale della rivelazione Hannover

Tre vittorie e tre pareggi: il club tedesco, neopromosso in Bundesliga, è ancora imbattuto come il Borussia Dortmund e l'Hoffenheim. Anton, 21 anni, origini uzbeke, fa parte della Germania baby ed è già finito nel mirino delle big.
Anton, il difensore centrale della rivelazione Hannover
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Tornato a maggio nel salotto della Bundesliga, da cui era stato escluso nel 2016 dopo quattordici campionati consecutivi, l’Hannover è la grande sorpresa di questa prima parte della stagione. E’ ancora imbattuto, proprio come il Borussia Dortmund e l’Hoffenheim di Julian Nagelsmann, trent’anni, il tecnico più giovane della serie A tedesca. Tre vittorie e tre pareggi, la seconda migliore difesa (due gol subiti, uno in più del Borussia Dortmund dell’olandese Peter Bosz, ex Ajax, primo in classifica a quota 16). Una rinascita nel segno di André Breitenreiter, che ha firmato in passato anche la storica promozione in Bundesliga del Paderborn e ha allenato lo Schalke 04: è stato lui, ingaggiato lo scorso 20 marzo, a mettere il timbro sulla risalita del club, pronto a riprendere l’ascensore a distanza di dodici mesi dalla delusione per la retrocessione. Ha un contratto fino al 2019 e con il suo 4-3-3 e il suo 4-4-2 ha trasferito la mentalità giusta all’Hannover, che si è già qualificato anche per il secondo turno della Coppa di Germania.

IL BILANCIO - Ha superato il Mainz, lo Schalke 04 e l’Amburgo, ha raccolto tre punti contro il Wolfsburg, il Friburgo e il Colonia. Fa un certo effetto vedere l’Hannover lassù, al quarto posto, che oggi potrebbe valergli il preliminare di Champions League. Sei gol realizzati e due subiti, meccanimi che fanno sognare. E Breitenreiter può vantare anche un piccolo record: da quando guida l’Hannover, non è mai andato ko, dieci vittorie e sei pareggi, considerando la fase finale dello scorso campionato di Zweite Liga, chiusa alle spalle dello Stoccarda.

LA POLITICA - Tredici stranieri, età media di 25,7 anni, uno stadio (l’HDI Arena) da quasi 49.000 posti. Tschauner tra i pali. I due terzini titolari sono Korb e Ostrzolek, mentre Sané e Anton si muovono al centro del reparto arretrato. Bebou e Karaman sono gli esterni di centrocampo, Bakalorz e Schwegler proteggono la difesa e costruiscono la manovra. Il tandem d’attacco è formato dall’austriaco Harnik, classe 1987, capocannoniere della squadra con quattro gol, e Füllkrug. Si punta sul collettivo: pressing, chilometri, generosità.

IL RINNOVO - Tra i pilastri dell’Hannover c’è anche un giovane nazionale della Germania Under 21: si chiama Waldemar Anton, è nato in Uzbekistan il 20 luglio del 1996, ma ha il passaporto tedesco: un metro e 89, forza atletica, rapidità nelle chiusure e nei recuperi, discreti fondamentali, piede destro, sei presenze e 540 minuti in campo. Esami superati con grande temperamento. Era stato già uno dei protagonisti della scalata in Bundesliga: 32 presenze, due gol e tre assist. E adesso è uno dei talenti emergenti. Ha svolto la classica trafila nelle giovanili dell’Hannover, che ora lo ha blindato con un contratto fino al 2021. All’inizio della sua carriera veniva utilizzato a volte nel ruolo mediano, ma ha trovato più avanti la sua dimensione perfetta al centro della difesa.

I SUOI MAESTRI - Fa parte della Germania Under 21 di Stefan Kuntz. Viene seguito dal Bayern Monaco, dal Borussia Dortmund e dal Bayer Leverkusen. Maglia numero 31, tra i suoi modelli c’è anche Mats Hummels, centrale di Ancelotti e della nazionale tedesca di Joachim Löw. Breitenreiter gli ha dato subito fiducia e lui lo ha ricambiato con una serie di prestazioni da applausi. Un processo di maturazione cominciato con altri tre allenatori: Michael Frontzeck, Thomas Schaaf e Daniel Stendel.


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