Gabriel Appelt sogna l'Europa con la sorpresa Leganes

Mezzala o trequartista, 24 anni, brasiiano, ex Juve Primavera, si sta facendo largo nella Liga: il piccolo club della periferia di Madrid è quinto in classifica e ha la migliore difesa del campionato (3 gol subiti come il Barcellona)
Gabriel Appelt sogna l'Europa con la sorpresa Leganes
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Ha un portiere spagnolo, Ivan Cuellar, che non prende gol da 487 minuti e ne ha subiti soltanto tre in nove giornate, come il tedesco Ter Stegen del Barcellona, primo in classifica. Ha un centrocampista, Gabriel, nato a Rio de Janeiro, che è cresciuto nel Vasco da Gama e ha girato per un po’ di tempo l’Italia (Pro Vercelli, Spezia, Pescara e Livorno), dopo aver giocato nella Primavera della Juve (con Marco Baroni in panchina) e vinto un Torneo di Viareggio. Ha un allenatore basco, Asier Garitano, che è stato ingaggiato nel 2013 e ha firmato una storica promozione nel 2016. E poi, dietro la scrivania più importante, c’è Victoria Pavon, presidentessa e moglie di Felipe Moreno, imprenditore nel settore del trasporto turistico e proprietario di un Leganes che ha chiuso il mercato estivo con un passivo di sei milioni di euro e ora è quinto in classifica con diciassette punti.

LA FAVOLA - Cinque vittorie, due pareggi, due sconfitte, otto gol realizzati che la squadra è riuscita a capitalizzare molto bene. Il Leganes, gestione familiare e bilancio in equilibrio, sta catturando la simpatia degli sportivi spagnoli. In base al valore dei cartellini della sua rosa, 53,2 milioni di euro, è il quart’ultimo club della Liga: precede il Girona (42), il Getafe (40) e il Levante (36).Ecco favola del Leganes, periferia di Madrid, che coltiva il sogno (nascosto) di scombinare i piani di qualche big e piantare le tende nella prossima Europa League. Squadra compatta, che subisce pochissimo. E in grado oltretutto di cambiare spesso fisionomia: dal 4-2-3-1 al 4-1-4-1, dal 4-3-3 al 5-4-1.

LA FASCIA DI CAPITANO - Garitano è l’ingegnere del Leganes. La vittoria di domenica scorsa contro l’Athletic Bilbao (1-0, gol di Claudio Beauvue, originario della Guadalupa e in prestito dal Celta Vigo) ha rafforzato le certezze di questo gruppo, pilotato in campo da Gabriel, ventiquattro anni, mezzala o trequartista in base al copione tattico, nove presenze e due gol (al Deportivo Alaves e al Malaga), un contratto fino al 2021. Garitano lo ha premiato, in occasione della gara con l’Athletic Bilbao, con la fascia di capitano, considerando la doppia assenza degli argentini Martin Mantovani e Alexander Szymanowski.

IL VASCO DA GAMA - Gabriel Appelt Pires, questo il suo nome completo, è arrivato in Spagna nel 2015: sette reti nella stagione della promozione nella Liga, cinque l’anno passato per aiutare il Leganes a conquistare la salvezza senza troppe preoccupazioni. E’ alto un metro e 85, pesa 80 chili, è nato il 18 settembre del 1993. In Brasile aveva giocato nel Vasco da Gama e nel Resende. Ha trovato la sua casa a Leganes, dopo aver vissuto diverse tappe in Italia. Nei meccanismi del Leganes, viene considerato da Garitano come la pedina più preziosa, anche perché può cambiare ruolo con facilità, agevolando ogni trasformazione tattica. Dirige la manovra, prova il tiro da fuori area, si inserisce spesso, sui calci piazzati è pericoloso con i suoi colpi di testa. Ormai è lui il leader del sorprendente Leganes.


© RIPRODUZIONE RISERVATA