Foden, la Fifa lo premia come migliore giocatore del Mondiale Under 17

E' un centrocampista, ha vinto in India la medaglia d'oro con la nazionale inglese e gioca nei baby del Manchester City. Ha stregato Guardiola durante la tournée estiva negli Stati Uniti e ora il tecnico spagnolo è pronto a farlo debuttare in Premier League.
Foden, la Fifa lo premia come migliore giocatore del Mondiale Under 17
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Sedici campi regolamentari, tre palestre, sei piscine, una foresteria, 450 giovani di età compresa tra i sei e i diciassette anni, un centro medico all’avanguardia, una scuola privata, un investimento di duecento milioni di sterline: ecco l’Etihad Campus, la Football Academy del Manchester City, inaugurata alla fine di dicembre del 2014 e collegata allo stadio da un ponte di 190 metri che sembra uscito da una cartolina. Prima di dare inizio ai lavori, lo sceicco Mansour aveva fatto studiare dai suoi ingegneri settanta centri sportivi nel mondo e aveva preso in esame diciannove progetti. La strategia del club è chiara: continuare a dominare al tavolo delle trattative, cercando campioni da prima pagina, ma provare anche a costruirsi in casa i talenti del futuro. Una logica nuova, che nasce dalle indicazioni di Pep Guardiola, intenzionato a ricreare in Inghilterra una “cantera” simile a quella del Barcellona. 

IL TITOLO MONDIALE - Non è un caso che l’Inghiterra Under 17, pronta a laurearsi nei giorni scorsi campione del mondo in India (battendo in finale per 5-2 la Spagna), abbia vinto il titolo schierando tre ragazzi del Manchester City nel blocco dei titolari: il portiere Curtis Anderson (2000), il difensore centrale Joel Latibeaudiere (2000, fascia di capitano al braccio) e la mezzala Phil Foden (2000), premiato dalla Fifa come migliore giocatore della manifestrazione. Il blocco del City e del Chelsea (che ha conquistato due delle quattro edizioni della Youth League, la Champions baby organizzata dall’Uefa) ha fatto la differenza nella nazionale Uner 17 guidata dal ct Steve Cooper, trascinato anche dal centravanti Rhian Brewster, capocannoniere del torneo con otto gol in sei partite. 

L’INTUITO DI GUARDIOLA - Foden ha incantato in India, ha segnato due gol in finale, ha illuminato la scena con il suo sinistro. Guardola lo aveva convocato per il ritiro nella scorsa estate, provandolo in amichevole durante la tournée negli Stati Uniti. E lo aveva ammirato in occasione della sfida a Houston con il Manchester United, quando Foden si era mosso con grande disinvoltura davanti a Paul Pogba. Il City ha respinto ogni richiesta di prestito. Guardiola prepara il suo esordio in Premier. Foden ha diciassette anni, è nato il 28 maggio del 2000 a Stockport, dieci chilometri da Manchester. E’ alto un metro e 71, pesa 67 chili, governa la manovra senza pause, con ordine e maturità, fa circolare il pallone come un flipper, verticalizza l’azione, incide con la sua rapidità di gambe e di pensiero. Tocco morbido, dinamismo e pressing, il suo modello è Iniesta. Disegna il gioco e segna spesso: ventitré presenze e undici gol nella nazionale inglese Under 17, ventinove gare, quattordici reti e sette assisti nell’Under 18 del City. 

IL PROVINO - Foden ha iniziato la carriera nel vivaio del City, superando il provino a nove anni. E’ anche tifoso dei Citizens. I dirigenti gli hanno fatto firmare un contratto fino al 2020. Foden si allena spesso con Guardiola, ma gioca nella squadra Primavera di Simon Davies, che gli ha consegnato la maglia numero dieci. E’ stato determinante per la scalata dell’Inghilterra Under 17 in India. Oltre alla doppietta nella sfida con la Spagna, ha lasciato il suo timbro anche nella fase a gironi contro il Messico. E’ tornato dall’India con la medaglia d’oro, dopo averne persa un’altra - proprio contro la Spagna - negli Europei di categoria. Ora lo aspetta il grande debutto nel Manchester City di Guardiola.


© RIPRODUZIONE RISERVATA