Yago Pikachu, il terzino brasiliano che ha il nome di un Pokemon

Gioca nel Vasco da Gama, ha 25 anni e domenica scorsa ha segnato due gol nella finale d'andata del Campionato Carioca contro il Botafogo.
Yago Pikachu, il terzino brasiliano che ha il nome di un Pokemon
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Collezionava le carte dei Pokemon. I compagni di scuola, nel quartiere dove abitava a Belem, sulla foce del Rio delle Amazzoni, lo chiamavano Pikachu, come uno dei personaggi più famosi della saga giapponese. Sono scivolati via quasi vent’anni e la passione di Glaybson Yago Souza Lisboa per i Pokemon resiste in quel soprannome - Pikachu - che ora figura sulla sua maglia numero 22 del Vasco da Gama. Già, perché Glaybson Yago Souza Lisboa, classe 1992, è diventato nel frattempo un calciatore professionista. E per i suoi tifosi è Pikachu, terzino destro di un Vasco da Gama che ha potuto contare in passato su campioni come Tostão, Vavá, Romario e Bebeto. Il club bianconero, che è stato fondato nel 1898 da un gruppo di emigranti portoghesi e gioca allo stadio “São Januario”, ha vinto domenica scorsa per 3-2 la finale d’andata del Campionato Carioca (il torneo statale di Rio de Janeiro) in casa del Botafogo. La sfida di ritorno è in programma l’8 aprile, a sei giorni dall’inizio del “Brasileirão”, conquistato nel 2017 dal Corinthians.

LA STORIA - Yago Pikachu è uno dei migliori terzini del calcio sudamericano in base alle statistiche e al rendimento. Tre reti in Coppa Libertadores, due all’Universidad Concepcion e uno al Club Jorge Wilstermann. Quattro gol nel Campionato Carioca, che il Vasco da Gama potrebbe vincere per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Yago Pikachu è stato il grande protagonista della prima sfida con il Botafogo: ha firmato una doppietta nel giro di tre minuti allo stadio Nilton Santos, trascinando la squadra allenata da Zé Ricardo. Può giocare sulla linea dei difensori, in una classica linea a quattro, ma anche nel ruolo di esterno a centrocampo. E’ entrato subito nel cuore del popolo del Vasco da Gama, che ha vinto la sua unica Coppa Libertadores nell’estate del 1998 con il tecnico Antonio Lopes, la mezzala Juninho Pernambucano (che vanta il record di 75 gol su calcio di punizione) e gli attaccanti Luizão e Donizete, due reti a testa nella doppia finale con il Barcelona di Guayaquil.

LE CARATTERISTICHE - Scatto, velocità, buona tecnica, blitz in area di rigore: è alto un metro e 69, pesa 63 chili, una carriera con 231 partite da professionista e 58 gol. E’ nato a Belem il 5 giugno del 1992, non ha ancora compiuto ventisei anni. Arriva dai campi di calcetto, da bambino giocava nel Tuna Luso, piccolo club della città di Belem, dove si è affermato anche Ganso (ex Santos, ora al Siviglia). Nel 2005 è entrato nel vivaio del Paysandu. E’ stato acquistato dal Vasco da Gama il primo gennaio del 2016 e ha un contratto in scadenza il 31 dicembre del 2018. Ha vinto un Campionato Paraense, dello stato di Pará, con il Paysandu e un Campionato Carioca con il Vasco da Gama.


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