Benko, il trequartista conteso dalla Germania e dalla Croazia

Gioca nei baby del Bayern, ha 19 anni, è nato a Monaco di Baviera e ha il contratto in scadenza: il club tedesco (che ha appena vinto il sesto titolo di fila in Bundesliga) lavora per blindarlo. Ha origini croate e la federazione di Zagabria spinge per soffiarlo alla Germania, che lo ha convocato in passato nella nazionale Under 17.
Benko, il trequartista conteso dalla Germania e dalla Croazia
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - In attesa di provare a eliminare il Real Madrid per regalarsi l’undicesima finale di Coppa dei Campioni/Champions League (trofeo vinto cinque volte con gli allenatori Udo Lattek, Dettmar Cramer, l’unico a firmare una doppietta, tra il 1975 e il 1976, Ottmar Hitzfeld e Jupp Heynckes), il Bayern Monaco ha celebrato il suo sesto trionfo consecutivo in Bundesliga con cinque turni di anticipo: nuovo record nella storia del calcio tedesco, considerando anche il periodo in cui la Germania era divisa dal muro di Berlino. Una passeggiata (75 punti in 30 giornate, media di 2,5 a partita), +20 in classifica sullo Schalke 04 di Domenico Tedesco, trentadue anni, nato a Rossano e cresciuto in Germania, una laurea in ingegneria industriale e un contratto alla Mercedes prima di scegliere una carriera in panchina.

IL MESSAGGIO - Un campionato senza ostacoli, a senso unico: Bundesliga dominata. Heynckes, quasi 73 anni, ha vinto alla fine anche a livello di stile, riconoscendo i meriti del suo predecessore Carlo Ancelotti, esonerato dal Bayern il 28 settembre perché alcuni senatori del gruppo - da Robben a Ribery, da Müller a Hummels - non accettavano il turnover, l’idea di finire a volte in panchina. Uno strappo, un divorzio, generato da malumori e contrasti interni, rimbalzati presto sulla scrivania del direttore sportivo Hasan Salihamidzic. 

LA FIRMA DI KOVAC - E’ un Bayern che progetta il presente e il futuro. Aspetta il Real Madrid, terzo appuntamento con gli spagnoli in una semifinale di Champions. E vuole cancellare le ultime cinque sconfitte subite in Europa contro i “blancos”. Ma il Bayern ha scelto in anticipo anche l’erede di Heynckes, che ha deciso di tornare a godersi la famiglia e la pensione al termine di questa stagione. E’ Niko Kovac, classe 1971, croato, attuale tecnico dell’Eintracht Francoforte: ha firmato un contratto triennale. Era un centrocampista, ha giocato per due anni anche nel Bayern (2001-2003, 34 presenze e tre gol in Bundesliga). E’ stato ct della Croazia. Una mossa che ha infastidito i dirigenti dell’Eintracht: «L’annuncio del Bayern è stato poco professionale e irrispettoso», ha commentato il ds Fredi Bobic.

IL FUTURO - Un Bayern che sta lavorando in questi giorni anche al nuovo contratto di Fabian Benko, diciannove anni, trequartista, tedesco di origini croate. Può svincolarsi il primo luglio, ha avuto sempre grandi estimatori nel Bayern: da Pep Guardiola, che lo convocò per una tournée estiva e lo faceva allenare spesso con i big, a Carlo Ancelotti, fino a Jupp Heynckes. Estro, rapidità, dribbling, colpi eleganti: un classico numero dieci che può essere utilizzato anche come esterno nel 4-3-3 e nel 4-2-3-1. Il suo procuratore è Christian Nerlinger, ex terzino-mediano del Bayern. E’ nato a Monaco di Baviera il 5 giugno del 1998, è alto un metro e 80, pesa 74 chili. Cinque gol e sette assist nel Bayern baby, guidato in panchina da Tim Walter.

LA STORIA - I suoi genitori sono croati, emigrarono in Germania all’inizio degli Anni Novanta da una piccola cittadina che si chiama Sveti Martin na Muri, quasi tremila abitanti. E’ cresciuto nel vivaio del club biancorosso, è ambidestro, il giornale “The Guardian” lo ha inserito nella lista dei migliori talenti. Il ct della Croazia Under 21, Nenad Gracan, e il segretario della federazione Josip Tomasko hanno fatto pressioni per convincerlo a sposare la loro nazionale, ma Benko (che ha già indossato la maglia della Germania Under 17) non ha ancora dato una risposta definitiva.


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