Haidara, quanti applausi per il mediano del Salisburgo

Ha vent'anni, è maliano, nella scorsa stagione giocava nella serie B austriaca con la maglia del Liefering. Si è fatto apprezzare in Europa League. A luglio è costato 600.000 euro, adesso il suo cartellino vale 20 milioni. Ha un contratto fino al 2021. Il Lipsia è in prima fila.
Haidara, quanti applausi per il mediano del Salisburgo
Stefano Chioffi
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ROMA - Il Salisburgo, con una lettera all’Uefa, ha chiesto in tempi brevi l’introduzione della moviola nelle coppe. Si allarga a macchia d’olio la protesta per la scelta di non ricorrere alla tecnologia nei due tornei più prestigiosi. Il Var è diventato una priorità nei ragionamenti di tanti club. Una battaglia politica guidata dall’Italia dopo i danni economici e sportivi subiti dalla Juve e dalla Roma, dal Milan e dalla Lazio. Il sogno della finale di Europa League, inseguito dal Salisburgo e dal suo proprietario Dietrich Mateschitz (azionista di riferimento della Red Bull), è sfumato per un errore arbitrale: inesistente l’angolo da cui è nato il gol dell’Olympique Marsiglia, firmato da Rolando (ex Napoli e Inter), durante il secondo tempo supplementare della semifinale di ritorno. 

IL TECNICO - Il Salisburgo ha rappresentato una delle realtà più interessanti a livello europeo. E’ guidato da un allenatore di grandi prospettive, Marco Rose, 41 anni, tedesco, che nel 2017 aveva vinto con i baby della società austriaca la Youth League, la Champions Under 20. Ha un contratto fino al 2019 e nelle 58 partite stagionali viaggia alla media di 2,28 punti. Il suo maestro è stato Jürgen Klopp, che ha avuto come tecnico nel Mainz. La sua caratteristica è quella di variare spesso il modulo: 4-4-2 oppure 4-3-1-2, ma in alcuni casi si affida anche alla difesa a tre. Il Salisburgo ha appena vinto il quinto titolo consecutivo. Nette le distanze con la concorrenza: merito di una struttura organizzativa che lavora con attenzione sul mercato dei giovani, grazie a una formidabile rete di osservatori. 

AFFARI D’ORO - Negli ultimi quattro anni, il Salisburgo ha ceduto Naby Keïta al Lipsia per 24 milioni di euro, Sadio Mané al Southampton per 23, Jonatan Soriano al Beijing Sinobo Guoan per 15, Kevin Kampl per 12 al Borussia Dortmund, Dayot Upamecano per 10 sempre al Lipsia, controllato dalla Red Bull come il Salisburgo. La scalata in Europa ha permesso alla società austriaca di valorizzare diversi talenti: dal terzino destro Stefan Lainer (25 annI) al croato Duje Caleta-Car (21), difensore centrale come il brasiliano André Ramalho (26), dal regista Diadie Samassekou (22) al mediano Amadou Haidara (20), entrambi nati nel Mali, dalla mezzala Valon Berisha (25) all’israeliano  Munas Dabbur (25). 

LA LOGICA - Il Salisburgo ha una filosofia aziendale che non tradisce: tutti i giocatori hanno un prezzo. E il più richiesto, dopo Samassekou, che potrebbe volare presto al Borussia Dortmund, è Amadou Haidara, centrocampista di buona tecnica e di grande maturità a livello tattico. Dinamismo, resistenza, una media di undici chilometri a partita, forza nei contrasti, lancio, passaggio filtrante, visione di gioco: il Salisburgo lo ha scoperto nel Bamako: era l’estate del 2016 e lo ha girato subito in prestito per una stagione al Liefering (serie B austriaca), in attesa di consegnarlo a Marco Rose. A luglio il suo cartellino è costato 600.000 euro e ora, in base alle richieste, il prezzo è di venti milioni. E’ nato il 31 gennaio del 1998, è alto un metro e 76, pesa 68 chili. Tre gol e cinque assist nella Bundesliga austriaca e due reti in Europa League: è un mediano con le geometrie di un play e può essere utilizzato anche nel ruolo di esterno destro. Ha un contratto fino al 2021, è titolare anche nel Mali. Può diventare nel Lipsia l’erede di Naby Keïta, già ceduto al Liverpool per 51 milioni di euro.


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