Serginho fa sognare i tifosi dell’America di Belo Horizonte

E' un trequartista, ha 23 anni, ha firmato due gol e tre assist nelle prime quattro giornate del "Brasileirão": in prestito dal Santos, sta regalando spettacolo nel club neroverde, appena tornato in Serie A.
Serginho fa sognare i tifosi dell’America di Belo Horizonte
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Come numero di spettatori (8.662 nelle prime due partite in casa) e bacino di utenza, l’America di Minas Gerais occupa il terzo gradino nella scala dei valori della città di Belo Horizonte. A differenza dell’Atletico Mineiro e del Cruzeiro non ha mai vinto il “Brasileirão” e neppure la Coppa Libertadores. Ha superato da poco il traguardo dei cento anni, è stato fondato nel 1912 da un gruppo di studenti e nel suo palmares brillano i quindici titoli conquistati nel campionato statale di Minas Gerais. L’America, maglia neroverde con il simbolo del “coelho” (coniglio) sullo stemma, gioca in uno stadio (“L’Independencia”) da 18.000 posti ed è appena tornato in serie A. Nel 2009 era scivolato addirittura in C. E’ una piccola realtà, ma nel corso della sua storia ha saputo valorizzare grandi giocatori come Tostão (campione del mondo nel 1970 con Pelé e più avanti apprezzato medico) e Toninho Cerezo. Ha lanciato anche il centrocampista Gilberto Silva, titolare nella Seleçao del ct Felipe Scolari che s’impose nel 2002 in Giappone e Corea. 

LE STATISTICHE - L’America, alla sua sedicesima partecipazione al campionato di A, è allenato da Enderson Moreira, il tecnico che ha firmato la promozione. Il presidente è Alencar da Silveira Junior, giornalista e politico, iscritto al “Partido Democratico Trabalhista”. Il migliore piazzamento nel “Brasileirão” è un settimo posto: risale al 1973, quando il titolo fu vinto dal Palmeiras di Leivinha e del tecnico Osvaldo Brandão. Ha una rosa di trentasei giocatori, l’età media è di 27,7 anni ed è l’unica società del “Brasileirão” che ha deciso di non tesserare stranieri. Sei punti nelle prime quattro giornate: due vittorie (contro lo Sport Recife e il Vitoria) e due sconfitte (con il Flamengo capolista e il Vasco da Gama). Tornerà in campo lunedì al “Castelão” per affrontare in trasferta ul Ceará. Nelle partite in casa porta allo stadio in media 4.331 spettatori. 

IL PIANO - L’obiettivo è la salvezza, cercando però anche un po’ di spettacolo con il 4-2-1-3. E in questo modulo si è ritagliato un copione da protagonista il trequartista Serginho, maglia numero dieci, scuola Santos, in prestito fino al 31 dicembre dal club che ha scoperto Pelé e Neymar. Un debutto speciale: due gol (uno di testa e uno di sinistra) più un assist per Carlinhos nel 3-0 allo Sport Recife. Serginho, stesso nome ma nessuna parentela con il centravanti del Brasile del 1982 in Spagna, ha ventitré anni, è mancino, è nato a Monte Aprazível il 15 marzo del 1995. Una partenza brillante: Serginho ha costruito anche i gol di Marquinhos e Rafael Moura contro il Vitoria. Passaggio filtrante, tiro da fuori, visione di gioco, frequenti blitz in area. E’ diventato il leader dell’America.

IL MODULO - Un 4-2-1-3, quello studiato da Enderson Moreira (46 anni), che garantisce grande libertà a Serginho (un metro e 80, passo svelto e tocco morbido). I terzini sono Neto e Carlinhos, Rafael Lima e Messias formano la coppia centrale, davanti al portiere Jory. Prezioso il lavoro dei due mediani, Donizete e Juninho, alle spalle di Serginho. Sulla fasce, in attacco, si muovono Aylon e Marquinhos. Il centravanti è Rafael Moura, 35 anni il 23 maggio, ex Internacional di Porto Alegre, un titolo vinto nel 2012 con il Fluminense.


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