Pavard, offerta del Bayern per il terzino francese

Gioca nello Stoccarda, ha ventidue anni, è stato inserito dal ct Deschamps nella lista dei convocati per il Mondiale in Russia. Ha un contratto fino al 2021.
Pavard, offerta del Bayern per il terzino francese
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Wolfgang Dietrich è un imprenditore tedesco, ha una laurea in economia aziendale e il 9 ottobre del 2016 è diventato presidente dello Stoccarda, club ad azionariato diffuso con oltre 50.000 soci che può contare sul sostegno della Mercedes, in possesso dell’11% delle quote. Dietrich ha riportato subito la squadra in Bundesliga, le ha restituito solidità e prospettive. Sarà lui a decidere entro la fine di luglio il futuro di Benjamin Pavard, terzino destro, rivelazione dell’ultimo campionato. Ha già ricevuto tre offerte: il Bayern Monaco, il Tottenham e il Borussia Dortmund hanno cominciato ad aprire la strada per arrivare a Pavard, inserito spesso dai giornali tedeschi nella Top 11 della Bundesliga. Ha ventidue anni, è francese, si è rivelato il grande affare dello Stoccarda, che lo ha preso dal Lille nel 2016 - quando la società tedesca era scivolata nella Zweite Liga (la serie B della Germania) - in cambio di cinque milioni di euro. Un prezzo che si è moltiplicato: ora sfiora i venti.

IL CT DESCHAMPS - Pavard è diventato titolare anche nella nazionale francese di Didier Deschamps: spinge, arriva al cross, è potente e veloce, rappresenta una risorsa preziosa con i suoi cambi di marcia. Il Bayern Monaco è in vantaggio, ma il Tottenham e il Borussia Dortmund sono pronti ad accendere l’asta. Pavard è un difensore completo, eclettico, può essere utilizzato anche nel ruolo di centrale. E’ alto un metro e 86, pesa 76 chili, è fidanzato con la modella Rachel Legrain-Trapani, eletta Miss Francia nel 2007. Dimostra personalità, si propone in appoggio ai centrocampisti. 

L’OPZIONE - Ha un contratto fino al 2021 che lo Stoccarda ha la possibilità di prolungare per altre due stagioni esercitando un diritto di opzione. E’ nato a Maubeuge il 28 marzo del 1996, si è distinto anche nella sfida a Nizza con l’Italia di Roberto Mancini. Partecipa molto alla manovra, ma non trascura la fase difensiva, in marcatura è attento e puntuale. Ha iniziato a giocare nel Jeumont, al campo lo accompagnava il papà Frederic, ma si è formato nel vivaio del Lille. Concreta l’ipotesi che possa cambiare club, come ha spiegato negli ultimi giorni: «Non posso promettere che resterò allo Stoccarda. Non lo nascondo, voglio giocare la Champions League. Io e il mio agente ci prenderemo del tempo». 

IL FUTURO - Decisione rinviata alla fine del Mondiale. Niente distrazioni, adesso. Vuole ripagare la fiducia del ct Deschamps. Scenario che favorisce anche le strategie dello Stoccarda, attratto dall’idea di poter aumentare il prezzo al termine dell’avventura della Francia in Russia. Trentaquattro presenze e un gol nella scorsa stagione. I suoi due allenatori, prima Hannes Wolf e poi Tayfun Korkut, lo hanno schierato spesso anche al centro della difesa, proprio come aveva fatto il tecnico Frederic Antonetti nel Lille. Cinque le partite giocate con la maglia della Francia, cinquantasette (tra coppe e campionato) quelle disputate con lo Stoccarda, che ha chiuso l’ultima stagione al settimo posto. Ha segnato due gol: il primo al Greuther Fürth (nella Zweite Liga) il 3 ottobre del 2016 e il secondo al Friburgo (in Bundesliga) il 29 ottobre del 2017. Ora aspetta la grande occasione: il Bayern spinge, il Tottenham e il Borussia Dortmund rilanciano. Il presidente Dietrich ha capito che la cessione di Pavard può entrare nella lista degli affari d’oro nella storia dello Stoccarda come Mario Gomez, Aleksander Hleb, Sami Khedira, Timo Werner, Antonio Rüdiger e Joshua Kimmich.


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