Liziero, la scalata nel San Paolo e l’offerta del Borussia Dortmund

E' un regista-mediano, è brasiliano, ha 20 anni ed è stato lanciato dal tecnico uruguaiano Aguirre: il club tedesco ha messo sul tavolo 10 milioni per portarlo in Bundesliga.
Liziero, la scalata nel San Paolo e l’offerta del Borussia Dortmund
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - A certificarlo è stato un recente studio del Cies Football Observatory: sono 1.236 i calciatori brasiliani che giocano in giro per il mondo, il Paese di Pelé rappresenta la grande fabbrica del “futebol”, nessuno ne esporta di più, dalla Finlandia alle Filippine. E il San Paolo, con il suo eccellente vivaio, ha contribuito a regalare questo primato. Affari d’oro, cessioni magiche: da Lucas Moura (che ha fruttato 40 milioni), passato nel frattempo dal Paris Saint Germain al Tottenham, a David Neres, 14 gol e 13 assist nel suo primo campionato con la maglia dell’Ajax e ora nei piani della Roma. Il “Tricolor Paulista”, come viene chiamato dal popolo dello stadio Morumbi”, è un marchio di garanzia anche per la sua gestione economica: bilanci e conti in regola, solidità ed equilibri, funziona la formula dell’autofinanziamento.

IL TRIPLETE - Il San Paolo non vince il titolo, il “Brasileirão”, dal 2008. Ha vissuto una fase di transizione dopo il triplete in campionato firmato in panchina da Muricy Ramalho, capace di eguagliare il tris che Ruben Minelli riuscì a centrare alla metà degli anni Settanta alla guida dell’Internacional di Porto Alegre. Ma la lunga attesa potrebbe terminare presto. il San Paolo è secondo in classifica dopo quindici giornate: ventinove punti, due in meno del Flamengo. Otto vittorie, cinque pareggi e due sconfitte, l’ultima - venerdì sera - sul campo del Gremio di Renato Portaluppi, che ha conquistato la Coppa Libertadores nel 2017.

IL 4-2-3-1 DI AGUIRRE - Sta ritrovando il binario giusto con l’aiuto del tecnico uruguaiano Diego Aguirre, 52 anni, ex centravanti, quattro presenze e un gol nel 1988 con la maglia della Fiorentina. Aguirre è stato ingaggiato il 12 marzo, ha portato idee e un 4-2-3-1 che piace e diverte, consegnando il radar del gioco a Liziero, vent’anni, uno dei baby più promettenti, un regista-mediano che coniuga dinamismo e spunti di qualità. Aguirre lo ha scoperto durante la “Copinha”, il torneo giovanile più prestigioso in Brasile.

IL PROVINO CON ZÉ SILVA - Ordinato, puntuale, concreto, dodici presenze in campionato e due nella “Copa Sudamericana”. Proviene dalla “cantera” del San Paolo, il primo a notarlo fu l’allenatore Zé Silva durante un provino: aveva dieci anni e si divertiva a giocare a futsal, a calcio a cinque. E’ cresciuto con i consigli di Zé Silva, Nelson e Jardine. Il Borussia Dortmund ha messo sul tavolo dieci milioni per portarlo subito in Bundesliga. Recupera tanti palloni, ha la calamita, li distribuisce con razionalità. E’ alto un metro e 75, pesa 73 chili, è mancino, ha rivelato in un’intervista di avere due idoli: Falcao e Xavi. E’ nato a Jales (a seicento chilometri da San Paolo) il 7 febbraio del 1998. Il suo nome completo è Igor Matheus Liziero Pereira, ha fatto parte della nazionale brasiliana Under 17, indossa la maglia numero 31 e ha un contratto fino al 7 febbraio del 2020. Volante classico, molto elegante, l’Udinese aveva provato a ingaggiarlo. Ha vinto con il San Paolo la Coppa del Brasile Under 20.


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