Maddison, l’erede di Mahrez nel Leicester

Arriva dal Norwich, ha 21 anni, è un trequartista, fa parte della nazionale inglese Under 21 ed è costato 24 milioni di sterline: mai un giocatore di Championship era stato pagato così tanto.
Maddison, l’erede di Mahrez nel Leicester
Stefano Chioffi
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ROMA - Ventiquattro milioni di sterline: mai un giocatore di Championship, nella storia della serie B inglese, era stato pagato così tanto. James Maddison è l’erede di Riyad Mahrez, è il nuovo numero dieci del Leicester, è l’investimento delle Foxes per sostituire uno degli assi che nel 2016 aveva contribuito al capolavoro di Claudio Ranieri in Premier League. Dribbling, colpi eleganti, un talento da valorizzare, un’idea che può trasformarsi in una ricca slot machine per la proprietà thailandese del Leicester: ventuno anni, inglese, quattordici gol e otto assist nello scorso campionato con la maglia del Norwich. Eccolo il Mister Fantasy della squadra allenata dal francese Claude Puel. Sfrontatezza e coraggio per affrontare senza timori l’impatto con la Premier: Maddison ha esordito contro il Manchester United (1-2), davanti a José Mourinho, è rimasto in campo per 63 minuti, ha regalato qualche lampo. Ha un compito complicato, deve tamponare la partenza di Mahrez (inseguito in passato anche dalla Roma e dal Liverpool). Dopo un lungo braccio di ferro con l’imprenditore Vichai Srivaddhanaprabha e il figlio Aiyawatt, l’algerino si è imposto e ha preteso la cessione al Manchester City, l’ultima opportunità - considerando l’età (28 anni il 21 febbraio) - per piantare le tende in una big e sognare di vincere la Champions: una plusvalenza, a bilancio, da da 67 milioni di euro. 

IL CT SOUTHGATE - Maddison è la carta a sorpresa scelta dal Leicester, che è riuscito in estate a blindare il centravanti James Vardy (pronto a rinnovare fino al 2022) e soprattutto il difensore centrale Harry Maguire, corteggiato dal Manchester United e protagonista di buone prove durante il Mondiale in Russia con la nazionale inglese. Maddison, rampollo di casa Leicester, sbocciato e cresciuto nel Coventry City con Tony Mowbray, può diventare un’altra brillante intuizione di un club che ha conosciuto un anno da favola con Ranieri in panchina e che nel 2008 era precipitato in League One (l’equivalente della serie C). Anche il ct Gareth Southgate, in tribuna a Old Trafford per assistere a Manchester United-Leicester, ha cominciato a studiarlo da un po’ di tempo e potrebbe convocarlo in occasione di qualche partita sperimentale dell’Inghilterra. 

LA STORIA - Maddison ha trovato il suo ambiente ideale nel Norwich, il tecnico tedesco Daniel Farke (ex Borussia Dortmund ed ex allievo di Jürgen Klopp) gli ha concesso subito fiducia nel 4-2-3-1, gli ha chiesto di accendere la manovra, senza snaturare il suo istinto e imbrigliarlo a livello tattico, a differenza di quanto avevano fatto i suoi predecessori Alex Neil e Alan Irvine. E’ un destro naturale, è alto un metro e 75: scatto e agilità, invenzioni e tiro da fuori, creatività e tocco morbido. Ha firmato un contratto che scade nel 2023, gioca nella nazionale Under 21 di Aidy Boothroyd, è nato il 23 novembre del 1996. Come era capitato con Mahrez, trequartista algerino, scoperto nell’inverno del 2014 in Francia nel Le Havre, adesso il Leicester cerca l’affare con Maddison, che prima di incantare nel Norwich si era distinto per sei mesi in prestito all’Aberdeen (due gol e sette assist in Scozia, tra settembre e dicembre del 2016). L’obiettivo di Puel? Migliorare il nono posto della scorsa stagione e provare ad avvicinarsi all’alta aristocrazia della Premier. E nel suo 4-2-3-1, un modulo che il Leicester comincia a conoscere a memoria, Maddison può rappresentare una delle chiavi più preziose per Vardy, 89 gol tra coppe e campionato, l’ambasciatore di un club che si è fatto conoscere in tutto il mondo.


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