Sangare, il Milan cerca l’erede di Yaya Touré

Mezzala, 21 anni, gioca nel Tolosa e costa venti milioni: dalla Costa d'Avorio agli applausi in Ligue 1. Ha un contratto fino al 2021.
Sangare, il Milan cerca l’erede di Yaya Touré
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - A Olivier Sadran, presidente del Tolosa dal 2001 e proprietario di un’azienda di catering, l’operazione è costata meno di trecentomila euro e il prezzo di un biglietto aereo: gli osservatori del Tolosa avevano scoperto Ibrahim Sangare su un campo in terra battuta nel distretto di Denguélé, una delle diciannove regioni della Costa d’Avorio. E’ cambiata così, nello spazio di un pomeriggio, la storia di Sangare, senza accento sulla “e” come emerge dai suoi documenti e dal nome stampato sulla maglia numero 17, ventuno anni, un metro e 91, cresta colorata alla Paul Pogba, spalle e muscoli da buttafuori, 80 chili, considerato l’erede più credibile di Yaya Touré, che dopo aver litigato con Pep Guardiola nel Manchester City continua a divertirsi in Grecia nell’Olympiacos, avversario del Milan nel girone di Europa League. 

IL DIARIO - Dalla Costa d’Avorio alla Francia, giocava nel Denguélé d’Odienné, era l’autunno del 2015: un mese di stage a Tolosa, qualche amichevole, il parere positivo di Pascal Dupraz (che all’epoca allenava il Tolosa) e di Jean-Christophe Debu, responsabile della squadra riserve, prima di firmare il contratto il 5 luglio del 2016. Una data che apre il diario europeo di Sangare, 39 partite, 2 gol e 3 assist tra Ligue 1 e coppe, entrato nei piani del Milan e stimato da Leonardo. Mediano, regista, mezzala, un ampio ventaglio di soluzioni: completo, moderno, universale, nove partite e un gol al Guingamp in questo campionato, nato il 2 dicembre del 1997 ed eletto nel 2014 (quando aveva diciassette anni) migliore promessa del campionato ivoriano. Lottava per il titolo con il Denguélé d’Odienné, che alla fine si arrese al Tanda. 

IL PREZZO - Il Milan si è guadagnato una posizione di vantaggio, ma il club di Sadran chiede venti milioni per Sangare, che quando sbarcò nel 2016 in Francia aveva come compagno anche il centrocampista ivoriano Jean-Daniel Akpa-Akpro, ora alla Salernitana. Il Tolosa è abituato a valorizzare talenti: Sangare - visione di gioco, lancio, tocco morbido, destro naturale, pressing, forza nei tackle, contratto rinnovato fino al 2021 - è l’ultima perla in ordine cronologico. Nella scorsa estate, il presidente Sadran ha ceduto il difensore centrale Issa Diop (1997) al West Ham e il portiere Alban Lafont (1999) alla Fiorentina: plusvalenze da 33,5 milioni. Affari che si aggiungono a quelli realizzati in passato con André-Pierre Gignac, Serge Aurier, Wissam Ben Yedder, Etienne Capoue e Aymen Abdennour.

I PLAY-OUT - Marchio di garanzia: il Tolosa scopre e vende. E’ alla sua quarantaduesima stagione in Ligue 1, nello scorso torneo si è salvato ai play-out, battendo (3-0 e 1-0) l’Ajaccio. Pascal Dupraz, il primo maestro di Sangare, è stato esonerato il 22 gennaio e sostituito da Mickaël Debève, uscito di scena dopo lo spareggio con l’Ajaccio. Ora al comando c’è Alain Casanova, uno dei tecnici più esperti della Ligue 1, 57 anni (nove in meno di Vahid Halilhodzic del Nantes, il tecnico più anziano della Ligue 1), che ha costruito in poche settimane una squadra robusta e compatta, puntando sul 4-2-3-1 e raccogliendo subito buoni risultati: tredici punti in nove partite, solo due sconfitte, ottavo posto in classifica. Il Tolosa viaggio in equilibrio anche sul fronte del bilancio: conti in regola, zero debiti, dai diritti tv riceve una quota di 23,6 milioni.


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