Ryan Jack, un gol nella storia dell’Old Firm

E' un mediano, ha 26 anni, è scozzese e ha regalato ai Rangers dopo sei stagioni la vittoria nel derby di Glasgow con il Celtic e il primo posto in classifica. E' il leader silenzioso della squadra allenata da Steven Gerrard, entrato in pochi mesi nel cuore del popolo dell'Ibrox Stadium.
Ryan Jack, un gol nella storia dell’Old Firm
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - C’è chi gli ha offerto una cena nei ristoranti alla moda di Glasgow e chi lo ha invitato al pub per un boccale di birra, ma il messaggio più affettuoso e romantico lo ha ricevuto da un gruppo di tifosi che gli ha augurato su Twitter una parabola simile a quella del mitico Bill Struth, l’allenatore più vincente nella storia dei Rangers, in grado di conquistare 18 titoli e 12 coppe in 34 anni tra il 1920 e il 1954, ricordato ancora all’Ibrox Stadium con un gigantesco ritratto nella sala dei trofei del club. Steven Gerrard ha fatto innamorare l’altra metà della luna di Glasgow: si sta trasformando nella scommessa vincente dei Rangers, che sono tornati a vincere dopo sei stagioni l’Old Firm - il derby più antico del mondo con i suoi 130 anni da antologia - e hanno agganciato il Celtic al comando della classifica. 

LA SCELTA - Gerrard ha lasciato a giugno la panchina del Liverpool Under 18, dove aveva appena cominciato la sua avventura da manager, per aiutare i Rangers a uscire da un lungo tunnel. La crisi finanziaria, la retrocessione del 2012 in quarta serie per irregolarità nel bilancio, i libri contabili in tribunale, il buio, la lunga e faticosa arrampicata. E ora con Gerrard la possibilità concreta di riprendersi il governo del campionato scozzese e di interrompere la dittatura del Celtic, che ha centrato sette trionfi di fila. L’1-0 di sabato, all’ora di pranzo, ha rappresentato la risposta più efficace a Brendan Rodgers e ai vicini di casa, abituati dal 2012 a considerare la Scottish Premiership quasi come una proprietà privata.
IL VALORE - Il protestantesimo dei Rangers e il cattolicesimo del Celtic: una partita che abbraccia da sempre anche radici culturali, politiche e religiose. Gerrard, l’ex mezzala del Liverpool con la faccia da universitario (710 partite e 186 gol dal 1998 al 2015), ha compiuto 38 anni lo scorso 30 maggio ed è alla sua prima esperienza importante in panchina. Ha costruito la sua squadra perfetta con il 4-2-1-3: dodici vittorie, sei pareggi, tre sconfitte, 43 gol realizzati e 16 subiti. McGregor in porta, Tavernier e Halliday sulle fasce, Goldson e Worrall al centro della difesa. McCrorie e Jack si occupano del pressing, Arfield è il trequartista, Candeias e Kent sono le ali, il colombiano Morelos è il centravanti. Gerrard può contare su una rosa che ha un valore globale di 35 milioni di euro: quella del Celtic, a livello economico, è stimata il doppio. Ventiquattro giocatori, sedici stranieri, ma è stato uno scozzese - Ryan Jack, 26 anni, arrivato nel 2017 dall’Aberdeen - a decidere l’Old Firm: Rangers e Celtic sgomitano adesso  in testa alla classifica con 42 punti, anche se Rodgers deve recuperare una partita. 
IL PERSONAGGIO - Jack è un maratoneta: chilometri, applicazione, palloni recuperati, fedeltà assoluta. E’ uno degli idoli dei “Teddy Bears”, degli orsacchiotti, come sono soprannominati i tifosi dei Rangers. Quindici presenze, dodici da titolare, un gol al Celtic che è la cartolina più bella della sua carriera: dall’Aberdeen ai Rangers. Rendimento e comportamenti da leader: ha ventisei anni, è nato il 27 febbraio del 1992, è alto un metro e 82. E’ una delle carte in più di Gerrard insieme con Alfredo Morelos, che sogna di ripetere in Europa la magica scalata di Radamel Falcao. E’ costato un milione di sterline, ha ventidue anni, è sbarcato a Glasgow nell’estate del 2017, i dirigenti dei Rangers sono andati a prenderlo in Finlandia, nell’Helsinki: in questa stagione ha già segnato dodici gol in campionato, quattro in Europa League e quattro in Coppa di Lega.

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