Venezia 74: The Shape of Water di Guillermo Del Toro

E' stato oggi il grande giorno di Guillermo del Toro a Venezia 74, il regista messicano ha presentato in concorso The Shape of Water, il fascino discreto della diversità.
Venezia 74: The Shape of Water di Guillermo Del Toro
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Dopo Pacific Rim (2013) e Crimson Peak (2015), due film molto importanti, ma per ovvie ragioni produttive non completamente sinceri, Guillermo Del Toro torna a dedicarsi con grinta e infinita passione a un progetto molto intimo e personale, sfornando The Shape of Water, un meraviglioso oggetto cinematografico dalla forma tanto potente quanto impalpabile, fatto della stessa essenza dell’acqua, intriso di poesia e trasudante amore per il cinema, per le fiabe e per le immagini.

The Shape of Water come La Bella e la Bestia

La storia narrata è un B&B, ovvero l’ennesima (ma riuscitissima) rivisitazione della fiaba della Bella e la Bestia, un inno alla diversità e all’orgoglio di essere diversi, rompendo a tutti i costi schemi e pregiudizi. La bestia in questione è una creatura anfibia metà uomo e metà pesce, simile per molti aspetti a quella de Il Mostro della laguna Nera (1954), mentre la bella è una timida e muta addetta alle pulizie di un centro governativo dove si effettuano studi scientifici ed esperimenti strambi, durante il periodo della Guerra Fredda.

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