Venezia 74: la recensione di Mother! di Darren Aronofski

Il regista ha presentato in concorso il film con protagonista Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer
Venezia 74: la recensione di Mother! di Darren Aronofski
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Darren Aronofsky, autore di Requiem for a Dream (2000), The Wrestler (2008) e Il Cigno Nero (2010) porta alla Mostra del Cinema di Venezia la sua nuova opera folle, delirante, disturbante. Una violenta riflessione psicotica sulla maternità, sulla creazione, ma anche sull’indifferenza e sull’ego personale.

Una coppia vive una vita apparentemente noiosa e tranquilla, anche se fin dall’inizio si percepisce qualcosa di tragico, forse avvenuto in passato. Lui (Javier Bardem) è uno scrittore impegnato nella difficoltosa stesura del suo nuovo romanzo, mentre lei (Jennifer Lawrence) si dedica con devozione quasi paranoica al restauro della mastodontica casa. Vivono in un’antica villa coloniale, isolata nel nulla e immersa in una natura apparentemente addomesticata ma pronta a riappropriarsi della radura in cui è stato costruito l’edificio.

I due hanno evidenti problemi di coppia, cosa certamente non aiutata dal loro volontario isolamento. Ma una sera arriva un ospite inatteso, poi sua moglie, i suoi figli, in un turbine di accadimenti che sfuggiranno completamente da ogni controllo e razionalità.

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