Kingsman: Il Cerchio d'Oro, la recensione

Il film di Matthew Vaughn ha per protagonisti Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong e Channing Tatum.
Kingsman: Il Cerchio d'Oro, la recensione
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Arriva al cinema il 20 settembre Kingsman: Il Cerchio d'Oro, il sequel di Secret Service, scritto e diretto da Matthew Vaughn. Nel cast del film tornano nel ruolo di Eggsy Taron Egerton, in quello Merlino Mark Strong e in quello di Henry Colin Firth.

Tra i nuovi acquisti del cast del film ci sono ben tre premi Oscar e altri volti amatissimi dal grande pubblico: Julianne Moore, Halle Berry, Jeff Bridges, Channign Tatum e Pedro Pascal. Un gruppo eterogeneo che costruisce il cast perfetto per un'avventura scoppiettante nel mondo delle super spie, a metà tra eleganza inglese e intraprendenza statunitense.

Quando i Kingsman perdono ogni cosa, a seguito di un attacco terroristico messo in atto da Poppy, una narcotrafficante che incrocia la schizofrenia di un super cattivo alle maniere affettate di Martha Stewart, Eggsy e Merlino, gli unici scampati per miracolo alle esplosioni, si trovano a dover fronteggiare un’emergenza davvero seria. Trovano così gli Statesman, le spie/cugine statunitensi, che data la loro copertura, una distilleria di whiskey, hanno dei simpatici nomi in codice, che vanno da Whiskey e Tequila, passando per Ginger Ale e Champagne. Quando la minaccia diventa globale, Kingsman e Statesman uniranno le forze, per fronteggiare l’avanzata dell’impero del narcotraffico di Poppy.

Il regista Matthew Vaughn torna a confezionare regia e sceneggiatura, riproponendo, in Kingsman: Il Cerchio d’Oro, tutti gli elementi di successo del primo episodi, aumentandoli in maniera esponenziale.

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