It, la recensione: il ritorno in grande stile del demoniaco clown Pennywise

Uscirà nei cinema italiani il prossimo 19 ottobre il film distribuito dalla Warner Bros che ripropone sul grande schermo (stavolta in modo più che dignitoso) il capolavoro letterario di Stephen King
It, la recensione: il ritorno in grande stile del demoniaco clown Pennywise
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ROMA - Non è facile (anzi è praticamente impossibile) riuscire a catturare e riproporre sul grande schermo le emozioni di un capolavoro letterario così ricco e corposo come It di Stephen King. La missione impossibile del regista Andy Muschietti però è riuscita quasi del tutto.

L’anima del capolavoro letterario del re dell'incubo è ben presente in questa pellicola (che, ricordiamolo, avrà presto una seconda parte). Merito ovviamente del protagonista principale, il clown demoniaco Pennywise, interpretato in modo sublime da Bill Skarsgård.

Cosa c'è che non va in questo film? Poche cose, per fortuna. La più evidente è l'eccessivo richiamo in alcune scene alla serie tv Netflix Stranger Things (c'è anche la partecipazione di Finn Wolfhard, uno dei teenager della serie). Un altro neo è lunghezza della pellicola che forse soprattutto nel finale poteva essere un po' accorciata.

Piccoli dettagli che non rovinano un prodotto molto ben confezionato. Convince anche la sceneggiatura del film che lavora bene sul senso di appartenenza dei  ragazzi Bill, Beverly e gli altri Losers che uniti decidono di affrontare senza paura il Male che si annida nella cittadina di Derry.

It, che uscirà il 19 ottobre nei cinema italiani, nel complesso è un film che non spaventa più di tanto. Sì, ci sono scene in cui la suspance ti incolla alla poltroncina ma nel complesso è un film che mette il sangue e l'horror davanti alla paura di ciò che non si vede. 

In definitiva IT è un film che rende finalmente giustizia al capolavoro letterario del re dell'horror.


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