Caterina Murino e Alberto Rondalli all'Ischia Film Festival per Agadah

Attrice e regista hanno presentato il film che passa in Concorso alla manifestazione isolana.
Caterina Murino e Alberto Rondalli all'Ischia Film Festival per Agadah
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Alberto Rondalli e Caterina Murino hanno presentato all'Ischia Film Festival 2018, in Concorso, Agadah, l'ultimo film del regista che, tra gli altri, ha scelto la Murino come componente del numerosissimo cast della pellicola liberamente tratta dal celebre "Manoscritto trovato a Saragozza" di Jan Potocki

"Il progetto nasce molti anni fa e parte da un romanzo del quale mi sono innamorato sperando di riuscirne a fare un giorno una riduzione cinematografica, complicatissima." Così Rondalli ha spiegato da dove è arrivata l'ispirazione e come ha proseguito a lavorare al progetto. "Mi rendevo conto che l’impresa sarebbe stata impegnativa e allora ho messo il progetto nel cassetto."

Come spesso accade, a distanza di anni, l'occasione giusta è arrivata: "Tre anni fa ho conosciuto questo imprenditore che ha deciso di intraprendere questa nuova attività, fare film. Mi ha chiesto se avessi già sceneggiature e ho scelto questa storia, forse il progetto più complesso, che nessuno avrebbe mai realizzato."

Sulla scelta della Murino, Rondalli è stato molto deciso, aveva bisogno di determinate caratteristiche, nonostante il ruolo fosse molto piccolo: "Avevo bisogno di un’attrice che potesse interpretare il ruolo di un demonio. Quindi doveva essere molto bella ma anche carismatica. Doveva avere questa caratteristica. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata ed è nata questa intesa."

Per quanto riguarda Caterina Murino, nonostante la marginalità del ruolo, Agadah era un progetto da sposare: "Tengo tanto a questo film, come a ogni film che faccio. Perché quando dico sì a un progetto, non solo voglio recitarci ma anche partecipare fino alla fine, e non sopporto i miei colleghi che non si interessano per niente alla promozione del film."

"Quando credo in un’opera e quando accetto di partecipare al film - continua la Murino - lo faccio fino alla fine. Raramente mi interessano le cose accessorie, chi è il regista e cosa ha fatto, potete vederlo dalla mia carriera. Voglio leggere la sceneggiatura ed è la cosa che mi interessa di più. Spielberg potrebbe fare dei brutti film, e anche una scimmietta, messa davanti a un computer, potrebbe scrivere Romeo e Giulietta, quindi anche un giovane regista può fare un capolavoro. E per me lo è Agadah."


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