Ischia Film Festival 2018: intervista a Carlo Verdone

L'attore e regista romano ha parlato delle difficoltà che il cinema incontra oggi trai nuovi sistemi di fruizione e la crisi delle sale.
Ischia Film Festival 2018: intervista a Carlo Verdone
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E' tornato al cinema con Benedetta Follia nella scorsa stagione cinematografica, e, ospite all'Ischia Film Festival 2018 nella sezione Best of, Carlo Verdone ha parlato delle difficoltà del cinema italiano oggi.

In che stato è il cinema nel momento in cui esistono adesso tanti altri mezzi per vedere un film?

Carlo Verdone: “Il cinema è in un momento di difficoltà, e non conosco le soluzioni. Dipende molto dai produttori e dai distributori, ma io posso parlare per gli autori e dire che tutto ciò che possiamo fare è solo cercare di scrivere bene i film. Non vedo altre soluzioni. Una volta fare 15 milioni di euro era un incasso di successo, adesso ci siamo assestati intorno agli 8, 9 milioni, per dire che un film è andato bene. Sarebbe davvero un peccato perdere la sala cinematografica come posto per il cinema perché si perde anche un luogo di aggregazione, mentre guardare i film a casa da soli sembra un modo di fruire il cinema autistico, sembra che più nessuno abbia voglia di condividere le esperienze. È il rapporto umano che è cambiato.”

Se da un punto di vista distributivo ed economico il cinema è in difficoltà, da un punto di vista creativo non si registra un certo fermento?

Carlo Verdone: “La cosa incredibile è che ci sono film molto buoni, ma vengono visti da poche persone. Per esempio Indivisibili, è un film bello, poetico, è stato visto e premiato, ma meritava molto di più. La gente non ha più la sensibilità, e questo mi dispiace, perché perdiamo qualcosa di importante nelle nostre esperienze.”

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