12 Soldiers, la recensione del film con Chris Hemsworth

Il film racconta la storia vera del Capitano Nelson e della sua squadra Alpha 595, gli Horse Soldiers.
12 Soldiers, la recensione del film con Chris Hemsworth
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Esce l’11 luglio nei cinema italiani 12 Soldiers, l’ultima fatica di Chris Hemsworth, qui immerso nei panni del militare Mitch Nelson.

Il Capitano Nelson, così come la sua squadra Alpha 595 e le vicende che li vedono coinvolti in questo film, sono avvenimenti accaduti realmente, e si basano sul libro del giornalista Doug Stanton, “Horse Soldiers” (2009). Ad appena cinque settimane dal terribile attacco alle Torri Gemelle, l’esercito militare statunitense pianifica e mette in atto un controattacco in terra afghana. L’impresa sembrava impossibile. Le migliori opinioni degli strateghi non prevedevano di poter espugnare Mazar-i-Sharif, la roccaforte talebana obiettivo della missione, prima di due anni. L’unità speciale del Capitano Nelson ci mise 21 giorni. Grazie anche ad un accordo con dei ribelli uzbeki, capitanati dal generale Abdul Rashid Dostum, i dodici militari americani si gettarono in una missione apparentemente suicida, tornando tutti a casa sani e salvi (come mostrano le foto dei veri protagonisti della vicenda, nei titoli di coda).

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Il film è diretto dal semi sconosciuto Nicolai Fuglsig, che grazie anche all’importante partecipazione di Jerry Bruckheimer alla produzione, riesce a mettere in scena un action movie pieno zeppo di effetti speciali e materiale scenografico di notevole fattura (armi e mezzi cingolati in primis). 

La particolare amicizia che viene a crearsi tra il Capitano Mitch (Hemsworth) e il generale Dostum (Navid Negahban) ha quel sapore “romantico” tipicamente statunitense, che sembra dimenticarsi delle incolmabili differenze culturali e politiche che separano - anche caratterialmente - i due popoli. 

La morale è sempre quella. L’apporto benefico degli USA - visti come la Nazione Giusta per eccellenza - che giustifica l’uso delle armi e perfino il genocidio come soluzione ad una guerra che poi, quasi venti anni dopo, non sembra aver trovato fine.


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