Evangeline Lilly: «Ho festeggiato il Mondiale vinto dalla Francia»

L'attrice canadese, grande appassionata di calcio e protagonista assieme a Paul Rudd del film "Ant-Man & The Wasp", in uscita il prossimo 14 agosto, ha confessato: «Quando la Francia ha trionfato in Russia io ero a Parigi e sono scesa in piazza a far festa. Mi sono divertita da morire»
Evangeline Lilly: «Ho festeggiato il Mondiale vinto dalla Francia»© ANSA
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ROMA - Un supereroe 'uomo comune', con relativi pregi e difetti, ma anche 'superpapà'. Sono fra gli aspetti evidenziati da Paul Rudd, protagonista e cosceneggiatore nei film sul supereroe minuscolo della Marvel, che a tre anni dal primo capitolo e la sortita in Captain America: Civil war torna con il sequel Ant-Man and The Wasp di Peyton Reed. Aprirà il 20 luglio Giffoni Experience e uscirà il 14 agosto con Disney. Rispetto alla media dei superhero movies si conferma il tono più 'leggero' e orientato alla famiglia. Per la prima volta diventa coprotagonista 'da titolo' in un film Marvel, una supereroina, The Wasp, la Vespa, interpretata da Evangeline Lilly (Lost, The hobbit). «Sono onorata di essere la prima per la Marvel - dice l'attrice, oggi a Roma con Rudd -. Spero aiuti a dare alle donne sempre più spazio, e non solo nei film di supereroi». 

Nel cast anche Michael Douglas e Michelle Pfeiffer, che danno volto a Hank Pym e sua moglie Janet Van Dyne, gli originari Ant-man e The Wasp, genitori di Hope, la nuova 'Vespa'. «E' stato meraviglioso avere Michael e Michelle a 'legittimarci, lavorare con loro - dice Rudd, che ha lavorato al progetto di Ant-Man per anni - Il nostro obiettivo è creare uno spazio un po' diverso nell'universo Marvel. Pensiamo a questi personaggi come persone vere in situazioni straordinarie». 

Nella storia Scott/Ant-Man, che sta finendo di scontare i domiciliari ai quali è stato condannato dopo l'avventura con gli Avengers, viene 'rimesso' in servizio da Hank e Hope per aiutarli a far tornare Janet dal regno quantico (una dimensione spazio-temporale parallela) nel quale è prigioniera da 30 anni. Si troveranno di fronte però un nuovo imprendibile nemico, The ghost (Hannah John-Kamen). Data la segretezza sulle storie del Marvel Cinematic Universe (anche per il finale shock di Avengers Infinity war, che ha un'eco da scoprire, per Ant-Man, ndr), «non sappiamo ancora se ci sarà un terzo film. Il tema dalla famiglia è molto forte, e vorremmo continuare su questa strada. Poi nella storia ci sono alcuni bambini e sarebbe interessante esplorare ulteriormente queste figure». Rudd nella vita oltre a un figlio, Jack Sullivan, di 12 anni, ha anche una figlia, Darby di otto, proprio come la figlia di Ant-Man, Cassie: «Sono sicuro che mi chiederà di costruire uno scivolo simile a quello che Scott realizza per la sua bambina. Sarà difficile farlo nell'appartamento di New York dove viviamo - dice sorridendo -. In compenso giochiamo molto con le Barbie e siamo maestri di una classe di 10 animali di peluche». 

Tra gli altri aspetti più convincenti e riusciti del film ci sono i momenti, soprattutto tra Scott e Hope, che richiamano le commedie sofisticate in stile Howard Hawks o George Cukor: «E' una dinamica che sembra funzionare, ed Evangeline è perfetta per quel tipo di situazioni» sottolinea l'attore. «Spero se ne vedranno di più di quei momenti - aggiunge lei - sono fra le mie parti preferite. Poi ho sempre adorato Paul, dai tempi di Clueless». I due attori sono in pieno tour di lancio del film, che ha già incassato nel mondo oltre 293 milioni di dollari: «Eravamo a Parigi quando la Francia ha vinto i Mondiali di calcio e con Paul siamo scesi in strada a festeggiare» racconta. La sua 'Vespa', che come il supereroe può rimpicciolirsi, ha in più nuove armi e le ali per volare: «E' anche una 'fatina' molto tosta». 

Alcuni dei personaggi della storia li vediamo 'ringiovanire', grazie agli effetti in cgi, un aspetto che inquieta un po' l'attrice: «Temo che al cinema vedremo sempre più questo tipo di cose». Canadese, mamma di un bimbo e una bimba, nati nel 2011 e nel 2015, l'interprete di Real Steel, che è anche autrice di un libro per bambini, 'The Squickerwonkers', non utilizza prodotti antirughe: «Come donna e come attrice voglio rappresentare appieno tutte le età che attraversiamo». Un altro suo grande impegno è quello benefico, con l'associazione da lei fondata che aiuta vedove e orfani in Rwanda: «E' fra le parti della mia vita di cui sono più fiera».


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