© APROMA - L'uscita di scena di una leggenda del cinema come Robert Redford non è mai una cosa semplice. La devi salutare nel modo giusto, serve un film che sia in grado di lasciare negli occhi e nello spirito dello spettatore la sensazione che il commiato sia stato perfetto, senza sbavature, ineccepibile. La missione di David Lowery in questo senso era complicatissima. Il risultato però è stupefacente. "The old man & the gun", l'ultimo capitolo dell'irripetibile racconto lungo 60 anni di Robert Redofrd è la perfetta conclusione di una carriera straordinaria. Un film delicato, elegante, scritto in modo meraviglioso e interpretato (c'erano dubbi?) in modo sublime da Redford, Sissy Spacek, Casey Affleck, Tom Waits e Danny Glover.
La storia è incentrata sulle avventure di un vecchio ed abile rapinatore di banche, Forrest Tucker. Il suo metodo però non contempla la violenza delle pistole ma la gentilezza ferma di un sorriso. E' simpatico, uno spirito libero, affascinante, elegante e per nulla preoccupato dalle conseguenze sue azioni. E' impossibile non volergli bene e non sostenerlo. La sua vita cambia quando sulla sua strada incontra Jewel, una anziana allevatrice di cavalli interpretata da un'altra icona come Sissy Spacek. Fra i due nasce un affetto sincero e tenero anche se lei non sospetta la vera vita del protagonista. Nella storia entra poi anche il poliziotto John Hunt (il premio Oscar Casey Affleck) che instaura con Forrest un rapporto particolare, da un lato quello di guardia e ladro, dall'altro quello di stima e rispetto. I due si rincorrono per quasi tutto il film con un affetto nemmeno troppo velato.
La storia scorre via fra tante risate, un'eleganza impressionante e un pizzico di commozione. La speranza è che Redford ci ripensi. Nonostante l'età avanzata e gli inevitabili acciacchi la sua classe e il suo stile servono ancora tantissimo a questo cinema.