Jan Palach, un biopic senza emozione

Non convince il film sullo studente che decise di darsi fuoco per protestare contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia
Jan Palach, un biopic senza emozione
Mattia Rotondi
1 min

ROMA - Jan Palach è un'occasione mancata. Il film, presentato alla Festa del Cinema di Roma, racconta la vita dello studente che nel 1969 decise di darsi fuoco per protestare contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia. 

È una occasione mancata perché il regista Robert Sedlacek non è riuscito a restituire la potenza e la grandezza di una storia che ha fatto epoca. Ad una cura estetica di tutto rispetto, non corrisponde però la stessa attenzione per una sceneggiatura adatta a questo tipo di racconto. I vari blocchi narrativi appaiono staccati l'uno dall'altro. Il racconto della progressiva consapevolezza politica del protagonista e della sua decisione estrema è poco fluido. Anche per questo, e veniamo alla principale colpa, il film manca della componente emotiva (del personaggio e quindi anche l'empatia del pubblico). Tutto il percorso è piatto, grigio, quasi fosse affrontato con la fretta di arrivare al tragico finale, quello sì d'impatto. Peccato. 


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