Lo Schiaccianoci e i quattro regni, la recensione

Un film meraviglioso, ricco di poesia e magia: una pellicola destinata a durare per i prossimi decenni
Lo Schiaccianoci e i quattro regni, la recensione
Simone Zizzari
2 min

ROMA - C'è tanta poesia, un pizzico (anche due) di magia e tanta avventura nel nuovo, splendido film della Walt Disney attualmente nelle sale italiane. "Lo schiaccianoci e i 4 regni" è il trionfo del sogno e dell'immaginazione. E' un viaggio per staccarsi da un passato difficile verso un futuro tutto da scoprire.

La storia ruota attorno ad una chiave da trovare per aprire un contenitore-carillon a forma di uovo. Per rintracciarla Clara (splendidamente interpretata da Mackenzie Foy) si avventura in un mondo magico (il cui accesso non può non ricordare "le cronache di Narnia") lasciandosi alle spalle la festa natalizia organizzata dall'eccentrico Drosselmeyer (Morgan Freeman). Appena arrivata nel mondo parallelo dei Quattro Regni, la piccola Clara capirà subito che la sua missione è quella di salvare i suoi abitanti. Per farlo si farà aiutare dalla guardia-schiaccianoci di nome Philip e da un topolino piuttosto dispettoso. La Terra dei Fiocchi di Neve, la Terra dei fiori e quella dei Dolci aspettavano da tempo l'arrivo della ragazza.

Del cast fanno parte anche le superbe Keira Knightley e Hellen Mirren. La fiaba de Lo Schiaccianoci rivive in un mondo visivamente straordinario con musiche originali di Tchaikovsky. Un prodotto fatto apposta per le giovani generazioni, un film destinato a durare per i prossimi decenni.


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