Diego Abatantuono: «Piatek-Higuain? Il Milan ci ha guadagnato»

L'attore, nelle sale italiane con il film "Compromessi sposi", ci ha raccontato di come la sua gioia più grande sul mercato da tifoso milanista sia stata «la rivelazione Zaniolo. All'Inter si mangiano ancora le mani»
Diego Abatantuono: «Piatek-Higuain? Il Milan ci ha guadagnato»
Simone Zizzari
3 min

Si strofina le mani e mette in mostra un sorriso che illumina la stanza. Basta poco per far felice Diego Abatantuono, basta parlargli di pallone. Lui, rinomato tifoso del Milan, al Corriere dello Sport si sente a casa e oltre a parlare della commedia "Compromessi sposi" che lo vede protagonista nelle sale italiane, ci tiene a commentare le ultime mosse di mercato in casa rossonera.

Come hai vissuto l'addio di Higuain?
«Il problema del Milan è che aveva bisogno di tre attaccanti e questa cosa non si è risolta. Non c'è rimpianto per la partenza del Pipita, visto come sono andati i suoi sei mesi, anche se non è stata solo colpa sua. Probabilmente non si è ritrovato da noi. Il mio rimpianto è che continua a mancarci un centravanti. Piatek? Sulla carta il Milan ci ha guadagnato guardando la classifica marcatori, poi se il Pipita al Chelsea farà 13 gol e il polacco da noi zero, allora il discorso cambierà. Non possiamo però guardare nel futuro. Io personalmente sono contento dell'addio di Gonzalo. 

In Italia da sette anni vince una sola squadra...
Infatti il campionato ha perso di interesse. La stagione del Milan? Era difficile pensare di stare dove siamo adesso dopo tutti gli infortuni e le squalifiche che abbiamo avuto finora in stagione. Diamo i meriti a Gattuso anche se puoi arrivare fino a lì, più in alto purtroppo non ci puoi andare. Le idee e la progettazione può aiutare a competere ad alti livelli ma per vincere gli scudetti servono investimenti importantissimi. 

Lei l'aria del derby l'ha sempre respirata. Come se la passano i cugini? 
Mi fa ridere una cosa: viene sempre fuori che quello che non se ne intende di calcio alla fine simpatizza per loro. Non so come mai, forse suscitano affetto. Il tiplete? Prima non era molto importante, loro hanno vinto la Champions dopo una vita... A volte può capitare di trovare la stagione giusta. 

In Italia sono tantissimi i talenti emergenti che stanno venendo fuori, da Barella a Chiesa, da Zaniolo a Mancini. Quale ti entusiasma di più?
Sono tutti straordinari. Zaniolo è stata la notizia più clamorosa di quest'anno ed è anche quella che mi ha dato più gioia di tutte visto il suo passato all'Inter.


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