HG Esports: storia e futuro di un brand in evoluzione

Il progetto HG Esports è la naturale evoluzione di un brand, quello degli Hell Gaming, che il 3 ottobre 2018 ha annunciato la nascita di un nuovo percorso all'interno del panorama esport italiano.
HG Esports: storia e futuro di un brand in evoluzione
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Abbiamo dunque intervistato Mariano “The Boss” Lequile, Team Manager degli HG Esports che ci ha parlato del progetto e delle sue iniziative che rappresentano il presente e il futuro di una squadra che si candida a diventare un punto di riferimento per l’esports nazionale e non solo.

Il progetto HG Esports rappresenta l’unione di una community di giocatori che sono insieme da oltre 10 anni, cosa vi ha spinto nel 2017 a fondare un’associazione sportiva dilettantistica poi evolutasi in ciò che è adesso?

Partiamo dal presupposto che secondo noi quella della ASD è stata una naturale evoluzione della community. C’erano già, infatti, molte persone che lavoravano assiduamente al progetto Hell Gaming e abbiamo ritenuto che fosse necessario ottenere questo riconoscimento formale attraverso la formazione di una associazione sportiva dilettantistica.

Cosa significa per voi essere il motore del progetto HG Esports e quali sono stati i cambiamenti più significativi che rappresentano il vostro presente in relazione al vostro passato?

Abbiamo strutturato tutta la nostra associazione attraverso uno staff preparato per ogni nostra sezione, in particolare abbiamo puntato su dei manager che, essendo giocatori o ex giocatori, hanno un’enorme esperienza e competenza nel loro campo. Il loro compito è quello di trovare i giocatori, allenarli e mandarli nelle varie competizioni e questa tipologia di gestione delle nostre squadre ci ha permesso di fare ottimi progressi.

Paradossalmente, dividendoci in sezioni siamo migliorati tutti, siamo diventati più uniti, una sorta di “dividi et impera” il nostro che sta dando i suoi frutti e rappresenta una delle cose di cui ci sentiamo più orgogliosi. Un modello, il nostro, che sta facendo scuola e che anche altre realtà stanno iniziando a seguire.

hg e reti

Oggi HG Esports è una realtà affermata, una community che abbraccia molti titoli competitivi (Hearthstone, FIFA, Overwatch, CS:GO, Paladins, Tekken, DBZ, R6S, Rocket League), in poche parole una struttura che rappresenta l’evoluzione di quella che un tempo avremmo definito “multigaming”, quale segreto riesce ad unire tutte queste realtà sotto un’unica bandiera?

Il nostro segreto, oltre al “dividere per unire”, si basa su tre principi fondamentali: “Impegno, Etica e Sportività”. Noi puntiamo tutto su questi tre aspetti e tutti i giocatori che fanno parte delle nostre squadre, sia principali che delle varie accademie, rispecchiano questi tre principi.

Spesso e volentieri abbiamo dovuto fare delle rinunce, anche molto importanti, proprio perchè per noi queste sono regole fondamentali per lo sviluppo del nostro gruppo e non intendiamo rinunciarvi.
Siamo certi che il progresso e il miglioramento di un giocatore si basino sul duro lavoro ma siamo altrettanto orgogliosi del fatto che tutto ciò che i nostri atleti raggiungono rispecchia in pieno i tre principi che ho appena esposto.

HG Esports RetiHG Esports ha da poco compiuto un anno, siete soddisfatti del percorso fatto fino ad oggi sia sotto il lato manageriale che competitivo?

Non possiamo che essere molto soddisfatti, in un anno di associazione abbiamo raggiunto degli ottimi risultati, in particolare ci tengo a ricordare il terzo posto alle EIC Summer su RS6, League of legends dove siamo in Lega Seconda e puntiamo alla promozione e su Paladins siamo ormai una squadra consolidata.

Recentemente DanielMado ha anche vinto il torneo di qualificazione per partecipare al 10° eSports World Championship che si sta svolgendo in questi giorni a Taiwan, stesso discorso anche per la formazione di League of Legends (seppur con qualche innesto da parte dei Cyberground Gaming, ndr.) che difenderà i colori azzurri in un girone che si prospetta di ferro.

Il vostro fiore all’occhiello è indubbiamente la formazione di Picchiaduro consolidata dal recente acquisto di Dannolo su DBZ e soprattutto da Tekken 7, cosa vi ha spinto a puntare su questi titoli e quali sono i progetti che avete in mente per migliorare ulteriormente questa sezione?

Tekken è stato sempre considerato un gioco di nicchia, Tekken 7 tuttavia è riuscito a cambiare questo aspetto in positivo permettendo, non solo a noi ma a tutti gli appassionati, di uscire fuori da quel guscio protettivo che ci ha consentito di aprirci al mondo esterno. Recentemente grazie al rapporto della AESVI mi sono promesso di fare una valutazione statistica sulla crescita della nostra sezione, in futuro vi farò conoscere i risultati.

Per quanto riguarda Dannolo, lo abbiamo seguito da tempo e quando a Roma lo abbiamo visto vincere dominando il torneo non abbiamo fatto altro che metterlo sotto contratto in vista anche del DBZ World Tour. Su Tekken, al momento, stiamo lavorando sull’Academy che ci sta dando molte soddisfazioni anche se il nostro progetto HG Esports è ancora in grande fermento sotto questo punto di vista. Inoltre noi teniamo molto alla formazione dei nostri giocatori, pertanto è prioritario per noi avere non solo dei campioni ma anche dei ragazzi e delle ragazze pronti ad affrontare il mondo con la giusta istruzione.

Gli Hell Gaming si stanno impegnando per offrire ai propri giocatori anche la possibilità di partecipare ad eventi esteri, pensate che l’esperienza internazionale possa costituire un elemento importante per la maturazione di un giocatore e come cercate di curare questo aspetto?

Personalmente penso che HG Esports si stia muovendo per dare la possibilità ai propri giocatori di competere in tornei esteri per vari motivi, il più importante è indubbiamente quello dell’importanza. Mi spiego meglio, puntare a vincere un torneo all’estero è certamente un obbiettivo più importante di un qualsiasi evento italiano e questo ci stimola a far crescere i nostri giocatori nell’ottica internazionale. Grazie ai nostri sponsor, oltre alla partnership più recente stipulata con Reti, abbiamo fortunatamente la possibilità di supportare tutti i nostri giocatori nel migliore dei modi e lentamente stiamo costruendo il nostro futuro che si prospetta ricco di grandi novità.

hg is better

Avete in mente di aprire una struttura fisica sul territorio? Quali sono i vostri progetti in tal senso anche in relazione al rapporto con il pubblico?

Lascio la risposta in sospeso, ci saranno delle importanti novità in futuro su questo aspetto e non posso sbilanciarmi, ad ogni modo ne sentirete parlare molto presto, siamo a buon punto.

Sul lato social e pubblicitario il marchio HG Esports si sta espandendo a macchia d’olio, tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare, come pensate di migliorare questo aspetto nel prossimo futuro?

HG Esports punta sul creare una “brand identity”, stiamo lavorando in tal senso per rendere anche i nostri giocatori riconoscibili sia in ambito nazionale che internazionale lavorando per permettere loro di ottenere maggiori tutele oltre all’obbiettivo di migliorare il nostro lato social nel prossimo futuro.
Un passo in avanti è stato fatto con l’apertura del nostro account Instagram ma abbiamo in mente molte altre idee che speriamo si possano concretizzare presto.

Ringraziamo Mariano “The Boss” Lequile, Team manager degli HG Esports per questa intervista al Corriere dello Sport e auguriamo a lui ed alla squadra un futuro radioso nell’universo esport italiano.
Eccellenze come gli HG Esports rappresentano il motore trainante di un movimento che negli ultimi anni sta costruendo, passo dopo passo, le fondamenta di un progetto di più ampio respiro.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

HG Esports ha da poco compiuto un anno, siete soddisfatti del percorso fatto fino ad oggi sia sotto il lato manageriale che competitivo?HG Esports ha da poco compiuto un anno, siete soddisfatti del percorso fatto fino ad oggi sia sotto il lato manageriale che competitivo?

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