Formula 1, il padre di Bianchi pessimista: «Serve un miracolo»

Philippe, padre del pilota della Marussia, parla delle condizioni del figlio, in coma da ottobre: «Situazione sempre più difficile»
Formula 1, il padre di Bianchi pessimista: «Serve un miracolo»
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MONTECARLO - «Prima di tutto Jules è vivo, questa è la cosa più importante per noi. Sta combattendo con le armi che ha. I progressi neurologici però non sono quelli sperati». Philippe Bianchi, padre del 25enne promettente pilota francese della Marussia, in coma dal 5 ottobre scorso dopo l'incidente a Suzuka, in un'intervista a Canal Plus ha definito "stagnante" la situazione del figlio, ricoverato a Nizza per le gravi ferite riportate alla testa in seguito all'uscita di pista sotto la pioggia ed all'impatto contro un camion-gru. Un mese dopo l'incidente il pilota era stato rimpatriato dal Giappone. «Ogni mattina, quando ci svegliamo - ha detto Philippe Bianchi tentando di vincere l'emozione - il nostro pensiero va alla vita di Jules, ma pensiamo anche alla sua morte perché dobbiamo farlo. Finché c'è vita c'è speranza, anche se dopo un pò anche noi aspettiamo un miracolo. Ogni giorno è sempre più difficile». 


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