© EPAROMA - «Non so se c'è bisogno di un ricambio generazionale alla guida della F1, Ecclestone fa un grande lavoro almeno dal punto di vista finanziario ma credo che la struttura generale sia sbagliata, con i top team molto ricchi e gli altri in difficoltà, obbligati a trovare delle soluzioni condivise». Il Presidente della Federazione Internazionale dal 1993 al 2009 Max Mosley parla così dell'operato di Jean Todt e Bernie Ecclestone, auspicando delle decisioni che migliorino lo stato di salute della F1, in un'intervista a Sky Sport 24. «Ecclestone non riesce a mediare da solo e credo proprio che la Federazione dovrebbe intervenire, forse Jean Todt pensa che debbano risolvere i problemi tra di loro. È una situazione difficile ma credo che se la caveranno».
RIVOLUZIONE IBRIDA «Penso che Jean Todt stia facendo molto bene dal punto di vista della sicurezza stradale, non ho parlato con lui recentemente, ma credo che si stia concentrando più sulla sicurezza stradale che sulla F1. Capisco il suo punto di vista, lui considera i team principal delle scuderie persone adulte, considera Ecclestone all'altezza, capaci di risolvere i problemi senza ingerenze. Io la pensavo in modo diverso, ma non posso dire che stia sbagliando», ha aggiunto Mosley che si è detto d'accordo sulla rivoluzione ibrida. «Sono d'accordo con la rivoluzione ibrida, ma credo sia stato fatto un errore fondamentale: non è stato messo un tetto alle spese. La Federazione dovrebbe accogliere tutti i costruttori di automobili ma vincolando il loro ingresso alla F1 e alla sua visibilità a un costo standard: devono poter fornire il motore a tutti i team con un costo al massimo di 3-4 milioni di euro all'anno - ha spiegato l'ex presidente della Fia - Sono già tanti soldi e se non sono disposti a farlo allora non dovrebbero avere accesso alla F1. L'errore è stato permettere ai costruttori di scaricare i costi di ricerca e sviluppo di questi motori ai team più piccoli perché questi costi verranno ammortizzati sulla produzione di serie».