Fernando Alonso rischia di segnare un record. Non si ricorda infatti un pilota prim’attore di Formula 1 che si sia reso protagonista di ben tre rotture di contratto, e tutte con squadre di vertice. Potrebbe succedere tra un anno secondo quanto ha preconizzato Flavio Briatore, che gestisce la carriera dello spagnolo: «So come lavorano i giapponesi della Honda e sono convinto che nel 2016 la McLaren lotterà costantemente per salire sul podio. Se così non fosse Fernando troverà una macchina vincente fuori dalla Formula 1».
Lo stesso indizio è stato fornito dal pilota: «Ci sono altre categorie nelle quali sia possibile diventare campione del mondo, dunque ho ancora qualche anno davanti a me per provarci».
Probabilmente entrambi pensano al WEC, il Mondiale Endurance, e alla Porsche. Ma stupisce come Fernando prenda in considerazione il terzo e dirompente divorzio professionale della sua carriera, considerato che l’accordo con la McLaren è valido per il triennio 2015-2017. I due precedenti sono eclatanti: Alonso ruppe già una volta con McLaren nel 2007 in piena Spy Story, dopo il primo di tre anni di contratto, sorpreso dalla competitività dell’esordiente Lewis Hamilton ma soprattutto dalla posizione che Ron Dennis e il team presero in favore del giovane talento britannico.
Poi il divorzio dalla Ferrari, e questa è storia recente: Fernando andò via a fine 2014, nonostante avesse un altro anno di contratto. Avesse visto la Rossa e soprattutto la McLaren di questa stagione, se ne sarebbe ben guardato. Con il temporale in arrivo è entrato in azione il manager-parafulmine: «Fui io a convincere Alonso a lasciare la Ferrari», ha dichiarato Briatore. Ma questo non cambia la storia, né alleggerisce la gravità del proposito.