Alla festa della Ferrari, che omaggio a Montezemolo!

In 50.000 al Mugello: uno striscione ringrazia l'ex presidente. Marchionne: «Il 2016 sarà una grande stagione»
Alla festa della Ferrari, che omaggio a Montezemolo!
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SCARPERIA - «Per il 2016 prevedo una grande stagione, c’è stato un recupero importante e ho fiducia nella nuova monoposto». Parole del presidente Sergio Marchionne in occasione del Ferrari Day all’autodromo del Mugello, invaso da 50.000 tifosi per le finali mondiali, grande festa che celebra la passione per il Cavallino. L’occasione di fare già un bilancio della stagione, anche se mancano due gare, per il patron Marchionne e Maurizio Arrivabene, responsabile della gestione sportiva. Tre vittorie finora con Sebastian Vettel, sempre in corsa per il secondo posto tra i piloti, e la piazza d’onore nei costruttori. «Non abbiamo vinto il Mondiale, ci dispiace - ha detto il numero uno della Rossa - ma se pensiamo da dove siamo partiti i passi avanti sono stati enormi. Sono fiero della scuderia». «Ora dobbiamo chiudere l’anno con eleganza» ha aggiunto Arrivabene. Gli striscioni. Per Marchionne è stata la prima volta da presidente al grande evento, tornato in Italia (prossimo anno a Daytona). Dopo 23 anni di presidenza di Luca di Montezemolo, l’ultimo ad avere vinto un Mondiale piloti nel 2007 con Kimi Raikkonen. E tra i tanti striscioni esposti nella gremitissima tribuna uno recitava “14 mondiali vinti, grazie Ferrari, grazie Luca!”, come a dire che l’ex presidente è ancora nei cuori del popolo ferrarista. Una testimonianza dell’affetto e della gratitudine che ancora lo accompagnano. Famiglie con bambini e una passione incrollabile.

«Questa è la vera Ferrari - ha detto Marchionne - Abbiamo una clientela favolosa e un marchio eccezionale, come visto con la presentazione della Ferrari in borsa in America. Una quotazione che rispecchia l’unicità di questo brand: eccellenza italiana ed esempio capace di fare grande l’Italia. Il mio sogno non è sconfiggere la Mercedes ma rendere la Ferrari quello che è capace di essere nel suo dna». Sulla collaborazione con la Red Bull ha chiarito che «lo sviluppo di una power unit rimane un’opzione valida ma non la condivisione di propulsori equivalenti a quelli utilizzati dalla Ferrari in gara». Poi una stoccata al presidente della Fia, Jean Todt, sul tetto ai costi delle forniture di motori alle altre squadre. «La Ferrari è chiara, il concetto di Todt è osceno».

LO SHOW - Un’onda rossa sulle tribune. Una folla immensa, in tripudio alle 12.50 quando Vettel, Raikkonen, Esteban Gutierrez e Marc Gené sono scesi in pista con tre F12 tdf, ultimo bolide stradale di Maranello. È stato spettacolo sul rettilineo principale tra accelerazioni, sgommate da brivido e giri velocissimi. Vettel ha sottolineato i progressi della SF15-T. «Da metà campionato abbiamo gradualmente ridotto il gap con la Mercedes. Ora siamo molto più rapidi, siamo scesi sotto il secondo». Sulla stessa linea Raikkonen. «Un’ottima stagione, ma siamo un top team e dobbiamo continuare a crescere». I due titoli di Trofeo Pirelli e Coppa Shell sono stati assegnati al romano Matteo “Babalus” Santoponte e al bolzanino Erich Prinoth.

 


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