F1, bocciate le power unit low cost

La F1 Commission esprime voto contrario alla possibilità di affiancare motori più economici agli attuali propulsori
F1, bocciate le power unit low cost© Getty Images
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PARIGI - Tramonta l'ipotesi dei motori low cost in Formula 1: nella riunione di ieri a Parigi della F1 Commission, la soluzione di affiancare alle attuali power unit dei propulsori di terze parti, meno sofisticati tecnicamente (e quindi meno costosi), ma di potenza equivalente, ha ricevuto voto contrario, secondo quanto riporta la BBC. La proposta, pensata da Jean Todt e Bernie Ecclestone per aumentare il livello di competitività delle scuderie più piccole, è stata quindi accantonata anche se l'intento di ridurre i costi per singola power unit resta in piedi.

RIDUZIONE COSTI All'ordine del giorno della riunione di ieri della F1 Commission - composta da rappresentanti dei team, costruttori, sponsor e circuiti e dagli stessi Todt ed Ecclestone - sono stati infatti messi diversi punti relativi allo sviluppo dei prossimi propulsori. Tra questi la necessità di ridurre i costi (attualmente si parla di circa 25 milioni di euro per unità, mentre con la soluzione low cost si sarebbe scesi intorno a 10), la garanzia di fornitura per tutti i team, la semplificazione delle specifiche e, da ultimo, il lavoro sui motori per migliorare il rumore e riportare sui circuiti il vecchio rombo delle monoposto, scomparso dopo il passaggio alle power unit V6 ibride di ultima generazione.

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