Schumacher, due anni dopo l'incidente tra speranze e smentite

Il 29 dicembre 2013 la leggenda della Formula 1 è rimasta vittima di un banale incidente di sci che ha trasformato la sua vita in un calvario.
Schumacher, il 29 dicembre 2013 l'incidente: le foto degli anni d'oro
Francesco Colla
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Il 29 dicembre 2013 Michael Schumacher si trova a Meribél, sulle Alpi francesi per la settimana bianca. Si è ormai ritirato da un anno e nonostante le ultime stagioni in Formula 1 siano state avare di podi, “Schumi” ha chiuso la carriera da leggenda: con 7 titoli mondiali (di cui 5 in Ferrari), 91 GP vinti e 155 podi è il più grande di sempre. 

Torniamo a Meribél, dove il tedesco sta sciando: durante una discesa gli sci urtano un masso, l’ex pilota cade e la sua testa urta violentemente una roccia. Schumacher viene immediatamente trasportato in elicottero all’ospedale di Grenoble e le sue condizioni appaiono immediatamente serie: l’equipe medica rimuove la maggior parte degli ematomi, ma il pilota viene messo in coma farmacologico. Da lì in poi è un susseguirsi di speranze, illazioni e smentite. 

Ciò che si sa è che da 15 mesi Michael, che nel ’99 era sopravvissuto allo spaventoso incidente di Silverstone, vive nella sua villa di Gland, in Svizzera, trasformata in un piccolo ospedale dalla moglie Corinna. Poche settimane fa la sparata del settimanale tedesco Binte: “Schumi si alza e muove qualche piccolo passo”, poi la smentita e la richiesta di privacy da parte dell’avvocato della famiglia. Poi, alcuni giorni fa, lo sfogo dello storico manager Willi Weber, che accusa Corinna di impedirgli di vedere Schumi. Comunque sia il traguardo è ancora lontano. 

 


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