© lapresseROMA - Il pilota della Sauber Marcus Ericsson crede che ci sia troppa pressione mediatica sui giovani piloti della Formula 1. L'olandese Max Verstappen ha aperto una nuova frontiera, dopo il suo folgorante esordio nel 2015 che lo ha portato, quest'anno, a vincere la sua prima gara dopo essere stato promosso dalla Toro Rosso alla Red Bull. Il campione di Formula 3 Lance Stroll, appena 18enne, farà il suo debutto il prossimo anno con la Williams, mentre il 20enne Esteban Ocon ha firmato per la Force India, dopo un periodo con la Manor. I piloti della Toro Rosso, Carlos Sainz Jr e Daniil Kvyat, hanno entrambi 22 anni, come Pascal Wehrlein, che ha segnato l'unico punto della Manor di quest'anno.
MATURITA' - A 26 anni, Ericsson non si sente minacciato dalle nuove generazioni e invece crede che si avvicini per lui l'età della maturità. «Vedo i piloti più giovani che arrivano in Formula 1, ma per qualche ragione in questo momento subiscono troppa attenzione dei media. Realisticamente credo che tra i 25 e i 30 anni, in questo sport, è possibile dare il massimo: io ho 26 anni, quindi non mi preoccupo, ma se avessi 5 anni in più sarebbe diverso», ha detto.
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