F1, Rosberg: «Al mio posto avrei voluto Alonso»

Il campione del mondo esce allo scoperto dopo il ritiro: «Da tifoso mi sarebbe piaciuto, ma per la Mercedes non sarebbe stata una buona scelta»
F1, Rosberg: «Al mio posto avrei voluto Alonso»© AP
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ROMA - «Sono un tifoso della Formula 1, per me è facile dire che avrei voluto vedere Fernando Alonso al mio posto in Mercedes». Nico Rosberg esce allo scoperto in una lunga intervista a Marca, durante la quale ha parlato ancora una volta dei suoi anni trascorsi con la scuderia di Brackley, tra difficoltà, rivalità e soddisfazioni. «Tutti dicono che Alonso sarebbe stato l'ideale, e lo dico anche io perché sarebbero state scintille con Hamilton», dice il campione del mondo, ritiratosi poco dopo la conquista del titolo. Al suo posto, le Frecce d’Argento hanno chiamato Valtteri Bottas. «Come tifoso sarebbe stato bello vedere Alonso, ma per la squadra non sarebbe stata una buona soluzione. Bottas è veloce in un modo simile allo spagnolo e può fare molto bene. Ovviamente sarà dura avere un avversario come Hamilton, sarà difficile batterlo, ma può farcela».

PERICOLO RED BULL Riguardo la prossima stagione Rosberg ritiene che la Mercedes sia ancora favorita, «anche se ci sono squadre come la Red Bull che possono essere pericolose. Adrian Newey più nuove regole è una combinazione che ha già avuto successo in passato e potrebbe ripetersi». Per il tedesco la velocità delle vetture incrementerà notevolmente con le novità del 2017, «ma non so come andrà con gli pneumatici. Li ho provati e li ho trovati simili a quelli del 2016, certo più larghi, ma non so se saranno una rivoluzione».

CONFRONTI E RIVALI Rosberg fa poi un confronto tra la rivalità con Schumacher e quella con Hamilton: «La differenza è che con Michael eravamo molto indietro, decimi, invece ora si combatte per il titolo. Questo cambia tutto: è molto più complicato lottare per il Mondiale con il tuo compagno di squadra. Serve correre per la squadra, ma allo stesso tempo bisogna batterlo. Trovare l’equilibrio giusto è molto difficile». Il tedesco racconta di essere stato sempre trattato bene dalla squadra, ma ammette che il confronto con i suoi ex compagni non è stato facile: «Hamilton è arrivato quando aveva già vinto il Mondiale ed è normale che tutte le attenzioni fossero su di lui. Era già successo con Schumacher: quando entravamo nei reparti di sviluppo nessuno mi guardava, gli occhi erano tutti su Michael e quando spiegavano qualcosa si rivolgevano prima a lui. Con Lewis è successo lo stesso, all’inizio è stata dura, ma mi hanno sempre rispettato».

NESSUN RIMPIANTO Sul suo ritiro, Rosberg conferma di non avere ripensamenti: «Capisco che molti tifosi siano rimasti delusi, ma per me è stato come chiudere un capitolo su una carriera fantastica e con un finale incredibile. Ora spero che anche il prossimo sarà bello come il precedente. Ho tanti interessi, forse altri piloti hanno i motori come sola grande passione, ma io ho anche altro», conclude.

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