F1, Rosberg: «Hamilton ha il titolo in mano»

Il campione in carica analizza al Paddock Live Show su Sky Sport F1 HD il testa a testa fra il suo ex compagno di squadra e Vettel
F1, Rosberg: «Hamilton ha il titolo in mano»© ANSA
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SUZUKA - Nico Rosberg oggi è stato ospite al Paddock Live Show su Sky Sport F1 HD nel post qualifiche del GP del Giappone. Il campione del mondo 2016 di F1 domani darà il suo contributo con alcuni collegamenti durante la gara. Di seguito alcuni passaggi della sua intervista.

Sulla lotta mondiale.

È fantastico, è divertente vedere la Ferrari così forte. Ferrari e Mercedes: meglio di questo non esiste, una battaglia così. Ovviamente adesso Lewis è in vantaggio, è dura per Sebastian, ma è ancora tutto possibile.

Ti vediamo molto nel paddock… è perché ti manca?

Mi piace molto lo sport, poi per l’anno prossimo volevo vedere un po’ se mi piace lavorare per la tv, almeno per rimanere in contatto con lo sport. È bello essere qui, ho fatto quasi tutta la mia vita qui nel paddock, allora mi fa piacere. Sono andato via pensando che qui posso finalmente dormire un po’, invece ho dormito solo 4 minuti perché il fuso orario mi ha smontato.

È un caso che tu sia tornato proprio qui a Suzuka?

È un circuito speciale per me, qui ho vinto la mia ultima gara ed è anche qui che ho preso il vantaggio. È un circuito storico.

Secondo te Lewis sente già suo il Mondiale?

Non credo che a questo punto tu possa avere già questa convinzione di te stesso, con Sebastian che spinge da dietro. Però comunque sì, ha un feeling migliore, proprio per questo vantaggio. È anche lì però che la pressione diventa fortissima. Io lo so perché l’ho provato l’anno scorso, perché in questo momento lui ce l’ha in mano ed è in questo momento che la pressione è alta.

Come si batte Lewis?

Ha un po’ di su e giù. Adesso ha solo su perciò è difficile, ma arriverà il prossimo giù ed è lì che Sebastian deve darci dentro al massimo e prendere l’opportunità di tenerlo un po’ giù per qualche gara. Ovviamente conta anche la macchina, perché deve aspettare che la sua macchina voli. Qui non è il caso ma può ancora arrivare molto presto. Peccato che ultimamente nelle ultime gare in cui aveva delle opportunità immense non le ha potute sfruttare. Beh, sfortuna.

L’anno scorso cosa provavi su questo circuito?

Avevo una montagna di pressione che arrivava al cielo. Era il sogno della mia infanzia, me lo stavo giocando e ce lo avevo nelle mie mani. Ero io che dovevo portarlo a casa. È stato pesante. La pressione ti rallenta, ti costa un po’ di stanchezza mentale, ma è normale. Ce l’avrà anche Lewis, sicuramente.

È vero che hai pensato qui a Suzuka “ok, se vinco saluto”?

Senza volerci pensare, ho avuto qui il feeling che sarebbe stato bellissimo chiudere qui la mia carriera.

In questo momento ti sentiresti più Lewis o Sebastian nel modo di approcciarti alle gare?

Sono completamente diverso da tutti quanti. E poi Sebastian non lo conosco così bene. Lewis lo conosco al 100% ovviamente, Sebastian un po’ di meno. Magari ha un po’ più di stabilità Sebastian, sul lungo termine fa sempre bene.     

Cosa hai imparato da Schumacher?

Il modo di essere, la passione che ha messo, il proprio vissuto nello sport, ogni giorno era in famiglia con la squadra, era impressionante vedere quanto tutto questo ti dava forza fuori. È molto bello, è anche per quello che lui è diventato 7 volte campione del mondo.    

Ti fa piacere vedere che Bottas, che ha preso il tuo posto, non è alla tua altezza?

Sinceramente io sono out. Voglio solo vedere belle lotte sul circuito e quello che fa piacere è la lotta Lewis-Sebastian. È il top. Anche Bottas è stato dentro a volte.

C’è mai stato un momento in cui quest’anno sei stato vicino al ritorno in F1 con la Ferrari?

Le due squadre di F1 sono Mercedes e Ferrari. Io sono onorato di aver vinto con la Mercedes, ma una parte di me è veramente italiana e, certo, anche quello sarebbe stato un sogno. In una prossima vita magari, ma non in questa. È un peccato, sarebbe stato molto bello.

La sorpresa di quest’anno?

È la Ferrari, perché era lontanissima l’anno scorso. Hanno fatto un lavoro fantastico durante l’inverno per arrivare a essere la macchina più veloce. Veramente chapeau.   

Pensi di tornare a correre un giorno?

Ovviamente guidare mi piacerà sempre, vediamo se farò qualcosa, ma non è il tema di oggi.

La pole di Hamilton

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