F1, Hamilton: «Il rosso è il mio colore preferito»

Il quattro volte campione del mondo di Formula Uno ospite a Che tempo che Fa: «Ci sarà un nuovo contratto con la Mercedes. Sono amico di Valentino, è davvero quello che mi piace più di tutti»
F1, Hamilton: «Il rosso è il mio colore preferito»
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ROMA - Lewis Hamilton ospite a Che Tempo che Fa su Rai 1. Alla domanda di Fabio Fazio se questo sarà l’ultimo anno con la sua casa automobilistica, il quattro volte campione del mondo di Formula Uno risponde: «No, voglio far di più. Attualmente c’è un anno in più da contratto, ma qui stiamo parlando del futuro. La Mercedes mi ha preso quando avevo 13 anni per cui è difficile immaginarmi in un altro posto. Ci sarà sicuramente un nuovo contratto». E ripercorre i suoi successi: «E’ incredibile, soprattutto questa stagione: c’è stato un grandissimo lavoro di squadra. Ormai sono in Formula Uno da dieci anni e da 20 anni corro per la Mercedes». Parlando poi dei suoi viaggi  a bordo del suo aereo privato si lascia scappare un «sì è rosso. Il mio colore preferito è il rosso», scatenando i sorrisi di Fazio e del pubblico con riferimento al colore della Ferrari.

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IL MITO DI SENNA - Hamilton parla del suo mito Ayrton Senna: «Ho iniziato a vederlo correre quando avevo solo 5 anni insieme a mio papà… Ayrton era il mio preferito: avevo i suoi libri, poster dappertutto sul muro… tornavo da scuola e guardavo i suoi video. Il mio sogno da piccolo era essere o Superman o Senna: sognavo di arrivare in Formula uno e come lui vincere qualche campionato. L’anno scorso ho raggiunto i suoi stessi risultati, è stata una cosa davvero emozionante».

VALENTINO ROSSI - «Non mi piace guidare, mi piace solo andare veloce in pista… di solito mi portano in giro, però ho la moto. Vivo a Monaco dove mi piace tantissimo andare in moto. Quando vado in giro mi sento un po’ come Valentino Rossi, beh non proprio come lui... Sono amico di Valentino, è davvero quello che mi piace più di tutti».

MANDELA - Il campione di Formula Uno racconta l’incontro con Nelson Mandela: «Sono entrato in una sala e lui, che indossava una camicia meravigliosa, si è seduto proprio come se fosse su un trono: è stato come arrivare davanti a un Re. Immediatamente si è creata intorno a lui una sorta di presenza, un carisma incredibile, una cosa a cui non riuscivo a credere. E’ stato un incontro con un essere umano meraviglioso, sempre sorridente. Una persona eccezionale che adorava la musica, mi ha anche invitato al suo 90esimo compleanno con tutta la mia famiglia».

LA FORMULA UNO - «La formula Uno, o comunque le gare automobilistiche, sono state ad appannaggio dei bianchi per molti anni. Prima c’eravamo solo mio padre e io alle gare ora ci sono anche bimbi asiatici, messicani, di colore…chiunque oggi può amare questo sport. Mi piace pensare di aver dato un contributo a tutto questo», conclude Hamilton.


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