F1 Ferrari, Arrivabene: «Mondiale? Non molliamo, ma siamo realisti»

Il team principal della Ferrari ha parlato, in un'intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport, della stagione e del futuro
F1 Ferrari, Arrivabene: «Mondiale? Non molliamo, ma siamo realisti»© Getty Images
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SUZUKA - «Mancano ancora cinque gare alla fine, è vero e non si può negare che nelle ultime cinque gare ci siano stati dei problemi. Come ho già spiegato in tempi non sospetti, ci sono gare in cui la nostra macchina è molto forte, altre gare dove te la giochi con Mercedes e su circuiti come questo, che necessitano di un carico molto alto, ci sono dei problemi. In quelli dove te la giochi, per mille ragioni non siamo riusciti a portare a casa i punti che volevamo». Lo ha spiegato il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene che ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, al termine della prima giornata di libere a Suzuka. «Partiamo dalla nuvola di Fantozzi che è la più facile - ha detto Arrivabene - Lì la cosa si identifica con una parola sola, la lascio immaginare a tutti e non è capitato solo in Ungheria. Poi ci sono state delle imperfezioni, alcune mancanze. Detto questo, mediamente sono stati più forti loro. Non è tanto vedere che cosa hanno fatto gli altri, devi guardare dentro casa tua e capire perché tu non hai fatto diversamente. Si parla tanto della performance dei piloti, dal momento in cui anni fa Vettel era a -31 punti e poi c’è stato quel recupero pazzesco, era un anno in cui poteva permettersi di fare quello che voleva, è normale che hai anche un altro spirito e un’altra carica, come Hamilton adesso. Ciò non toglie nulla ad Hamilton che è un grande pilota».

LA MACCHINA IDEALE - Arrivabene, poi, come anticipato, ha parlato della questione sensori e batteria, ma anche della "macchina ideale" che «è quella che deve ancora arrivare». «Già altre volte ho detto che l’obiettivo che dobbiamo avere è quello della macchina del 2002 e del 2004, una macchina dominante ti permette degli errori, una macchina forte ti permette di lottare più o meno ad armi pari con i tuoi avversari più forti. - ha aggiunto Arrivabene - Come finisce il Mondiale? Se fosse per me il Mondiale finirebbe con una Ferrari vincente, bisogna essere realisti, abbiamo cinquanta punti da recuperare, questa non sarà una gara facile, ma arrendersi oggi è sbagliato, devi comunque lavorare in maniera dignitosa ma altrettanto focalizzata. Non devi mollare mai, non devi mollare mai».

LECLERC E IL FUTURO - In tempi non sospetti Arrivabene aveva detto che c’era un nuovo Airton Senna, parlando di Leclerc: «Sì, è vero, però non facevo ancora questo lavoro, però è vero. - ha confermato il team principal della Rossa  -Secondo me Leclerc sa prendersi le sue responsabilità. Vi faccio un esempio, raccontandovi un episodio: quando è mancato il padre, me lo sono ritrovato sull’aereo, sul nostro charter, per partire per un Gran Premio. L’ho guardato e gli ho chiesto: “Tu cosa fai qua?”. Mi ha risposto: “Io devo vincere questa gara. Poi torno e seppellirò mio padre”. Se un ragazzo riesce a resistere a questo tipo di pressione e a concentrarsi sulla gara, che cos’è un Gran Premio di F1 rispetto a questo?».

NON SOLO F1 - Sulla tua presenza nel Cda della Juventus, infine, Arrivabene ha concluso: «Ci sono sempre stato, resto, nel senso che io da sei anni faccio parte del board di Juventus, sono onorato di questa cosa, so che a giorni verrà presentata la lista all’assemblea degli azionisti con i nomi dei candidati per i prossimi tre anni nel Consiglio di Amministrazione e quindi spero di rimanere».

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