L'anticonvenzionale e romantico Cyrano

Al Teatro Parioli Peppino De Filippo Antonio Zavatteri è il poetico Cyrano di Rostand
L'anticonvenzionale e romantico Cyrano
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”Amante, non per sé, molto eloquente che in vita sua fu tutto e non fu niente!” è l’eroe dal naso grande e dal cuore di fanciullo, follemente innamorato, ma sfortunatamente non corrisposto. Cyrano de Bergerac di Rostand è una delle storie d’amore più commoventi del teatro, in cui due sentimenti fondamentali come l’amore e l’amicizia trovano la loro estrema sublimazione.

In scena per la prima volta al Théâtre de la Porte-Sain-Martin di Parigi nel 1897, e poi al cinema nella versione del 1990 con Gérard Depardieu, Cyrano ritorna questa volta sul palcoscenico con il volto di Antonio Zavatteri, la regia di Matteo Alfonso e Carlo Sciaccaluga, al Teatro Parioli Peppino De Filippo.

Dal 3 all’8 novembre, sullo sfondo di una società perbenista ma corrotta fino al midollo, si vedrà un Cyrano segnato dall’ossessione per il suo aspetto fisico, combattere non solo per l’amore della bella Rossana, ma anche contro la società in cui vive. Un personaggio magistralmente interpretato da Zavatteri, che come pochi riesce a incarnare lo spirito anarcoide e altamente poetico del protagonista, insieme a un cast di altissimo livello, tra cui Alice Arcuri (Rossana) e Marco De Gaudio (Cristiano).


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