La primavera nel Lazio

Una piccola guida alla scoperta delle aree verdi più belle della regione, a due passi dalla Capitale
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Messo da parte un inverno non troppo rigido, finalmente è sbocciata la primavera a Roma e nel Lazio. Le alte temperature registrate, ci invitano a trascorrere più tempo all’aria aperta e a godere delle numerose aree verdi della città. Villa Ada, Villa Borghese, Villa Pamphili – solo per citarne alcune - iniziano a essere prese d’assalto da turisti e romani, specie nei weekend.

Se si è stufi dei parchi cittadini il Lazio offre diverse oasi di relax all’insegna del verde, dalla Tuscia alla pianura pontina, dal Circeo fin sugli Appennini. Ha riaperto i battenti in coincidenza del ponte di Pasqua il Giardino di Ninfa, dichiarato Monumento Naturale e situato nel territorio di Sermoneta. L’area comprende l’area di Pantanello, all’interno della quale la Fondazione Roffredo Caetani ha voluto ricostruire il paesaggio precedente la bonifica integrale delle Paludi Pontine, inserendo sei stagni e creando zone a vegetazione tipica e il giardino all’inglese. 

Si può visitare il Giardino di Ninfa solo in date  prestabilite: ad aprile si può accedere ancora il 17,24 e 25. La prenotazione è obbligatoria. Poco più a sud, superato il promontorio del Circeo, altre tre aree protette (Parco di Monte Orlando, Parco di Gianola e Monte di Scauri, Monumento Naturale Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento – Punta Cetarola) offrono numerose opportunità per stare all’aria aperta grazie alle tante attività promosse dall’Ente Parco Riviera di Ulisse che gestisce le suddette aree. Camminate, breathwalk ed escursioni. Da Roma basta percorrere per poche decine di chilometri la Cassia Bis o la Flaminia per raggiungere il Parco del Treja che comprende le cascate di Monte Gelato e il borgo incantato di Calcata. 

Domenica 17, partendo dall’altro della necropoli de La Petrina, da poco aperta alle visite, si discende l’antica via processionale per giungere alle tombe della necropoli del Cavone di Monte Li Santi. Infine, il 24 sono in programma due escursioni nei borghi di Calcata Vecchia, Mazzano Romano e la suggestiva Via Cava. Quasi al confine con l’Umbria ecco il singolare parco dei Mostri di Bomarzo, ideato da Pirro Ligorio, che realizzò, su commissione del  Principe Pier Francesco Orsini, questo posto visitabile ancora oggi.  Su una superficie di circa 30 mila ettari si estende invece il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, l’area protetta più grande del Lazio, compresa tra le province di Roma e Frosinone. Una porzione di territorio così estesa nasconde tanti meraviglie da scoprire, da quelle create dalla natura come le doline carsiche (la Grotta dell’Inferniglio a Jenne e il Pozzo del Gelo a Camerata Nuova sono un esempio) a quelle prodotte dall’uomo come le mura saracene di Filettino, i ruderi dell’antico abitato di Camerata, il centro storico di Jenne e l’imponente Castello Caetani di Trevi nel Lazio. Ma i due poli di maggior attrattiva sono sicuramente il Santuario della Santissima Trinità a Vallepietra e il centro abitato di Subiaco e i vicini Monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto.

Un viaggio incredibile che permette di scoprire luoghi bellissimi e poco conosciuti a due passi da casa propria.


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