Pietra Liquida, l'acqua in una mostra

Otto artisti e le loro affascinanti sculture all'interno della Domus del Criptoportico a Viterbo per un confronto sul tema dell'"oro bianco"
Pietra Liquida, l'acqua in una mostra
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La Domus del Criptoportico, lussuosa dimora aristocratica romana risalente alla fine del II secolo a.C., ospita “Pietra Liquida”, una mostra unica dove affascinanti sculture in ceramica si confrontano con il tema dell’acqua. La rassegna a cura di Francesco Paolo Del Re, organizzata in uno dei luoghi più affascinanti del Parco Archeologico e Naturalistico di Vulci in provincia di Viterbo, è stata inaugurata sabato 2 luglio con il concerto dell'orchestra Roma Sinfonietta e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 28 agosto.

In una location così antica e prestigiosa, le opere di 8 artisti - Nino Caruso, Giorgio Crisafi, Yvonne Ekman, Massimo Luccioli, Riccardo Monachesi, Attilio Quintili, Jasmine Pignatelli e Mara van Wees - dialogano con lo spazio, lasciandosi permeare da esso e proponendosi come delle vere e proprie installazioni site-specific.

Il filo conduttore del lavoro è una riflessione sul tema dell’acqua, con il linguaggio specifico di ogni artista e con un modo peculiare di vivere e interpretare il comune materiale ceramico.

«Il composto chimico di idrogeno e ossigeno che è alla base della vita sulla Terra - scrive il curatore Francesco Paolo Del Re - è una fonte di ispirazione intimamente collegata alla pratica del lavoro degli scultori protagonisti di questa mostra, che sono accomunati dalla predilezione per un materiale per definizione duttile ed estremamente versatile, proprio perché dall’acqua trae la sua possibilità di essere plasmato. [...] Il titolo della mostra, “Pietra liquida”, vuole raccontare questo ossimoro, questa oscillazione, che rappresenta lo svolgimento nel tempo della pratica della creazione ceramica, questa ambivalenza e compresenza di anime e stati della materia, che si fanno metafora della complessità dell’esistenza.»

L’acqua è da sempre l’origine della vita, la forza plasmante del pianeta e il motore della sua stessa evoluzione. Un bene necessario e fondamentale, dall’imprescindibile valore sociale, politico, culturale e antropologico, tanto da diventare causa di aspri conflitti e riletture geopolitiche. 

È proprio da questa consapevolezza che gli 8 artisti partono per raccontare le suggestioni liquide dell’acqua attraverso le loro sculture, che vogliono rendere omaggio alla sua energia espressiva, alla sua forza generatrice e mutante. Sono di estrema evidenza in questa esposizione la forza e la necessità dell'acqua, non solo in senso fisico, ma anche poetico.


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