Luglio suona bene raddoppia: Keith Jarrett e Stazioni Lunari

Questa sera doppio appuntamento con la grande musica all'Auditorium Parco della Musica di Roma
Luglio suona bene raddoppia: Keith Jarrett e Stazioni Lunari© ANSA

Il festival “Luglio suona bene”, che vede in esclusiva alcune delle migliori star internazionali nello spiazzo architettonico dell’Auditorium Parco della Musica disegnato da Renzo Piano, ospita questa sera due eventi musicali e teatrali impedibili: il concerto di Keith Jarrett e lo spettacolo “Stazioni Lunari”.

Keith Jarrett e il suo leggendario "Solo Piano Concert" arrivano all’Auditorium Parco della Musica nella Sala Santa Cecilia per l’unico e imperdibile live italiano (saranno 5 in totale i concerti europei). Concertista classico di grande profondità e compositore con alle spalle una formazione jazz, ha scritto centinaia di brani, collaborato con grandi orchestre, ma anche come solista ed ensemble da camera, Keith Jarrett con cinquant’anni di carriera alle spalle è riconosciuto come uno dei più creativi musicisti contemporanei e geniale improvvisatore, oltre che maestro del pianoforte jazz. Ha contribuito a ridefinire il ruolo del pianoforte nel panorama musicale contemporaneo, incorporando un largo spettro di linguaggi musicali, dal jazz alle musiche etniche.

Segue alla Cavea alle 21.00 un nuovo spettacolo, una nuova declinazione di “Stazioni Lunari”, il progetto artistico portato avanti da Francesco Magnelli da oltre 12 anni, un concerto che è anche un viaggio attraverso la tradizione della musica popolare. Il format conserva la sua struttura originale ma si apre ad un cast e ad un allestimento completamente rinnovato. Gli artisti che quest’anno si dividono il palco, intorno a Ginevra di Marco che fa gli onori di casa, sono Brunori Sas, gli Ex-C.S.I., Carmen Consoli e Max Gazzè: ognuno di loro con una forte identità personale caratterizzata da una grande apertura al dialogo e allo scambio.
Gli artisti saranno disposti su quattro diverse pedane che abbracciano virtualmente Ginevra e la sua band, interagiscono con lei e tra loro, in una fusione musicale che travalica stili e generi: c’è chi suona, chi armonizza con la voce, chi improvvisa, chi si concentra nell’ascolto dell’altro. Questa sera si canteranno quattro brani tradizionali di varie parti del mondo, con uno stesso tema, l’aggregazione e il ringraziamento. La musica popolare è vissuta in continuità col nostro passato, come parte attiva del nostro patrimonio artistico e culturale.


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