Torna a Roma la quadriennale d’arte

Dal 13 ottobre all'8 gennaio 2017 al Palazzo delle Esposizioni arriva la kermesse, intitolata quest'anno "Altri tempi, altri miti" che rappresenta l'arte contemporanea in Italia
Torna a Roma la quadriennale d’arte© Ela Bialkowska
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Finalmente dopo otto anni torna a Roma la quadriennale d’arte, imperdibile appuntamento dedicato all’arte italiana contemporanea. Arrivata alla sua 16ª edizione, la mostra approda al Palazzo delle Esposizioni con il titolo “Altri tempi, altri miti” dal 13 ottobre all’8 gennaio 2017. I 99 artisti esporranno le loro 150 opere nelle 10 sale dedicate alla mostra, ciascuna delle quali è affidata a un curatore (in un caso a due).
Nella sezione I Would prefer not to/ Preferirei di no, i curatori Simone Ciglia e Luigia Lonardelli sottolineano il diritto dell’artista di sottrarsi a standard identificativi, rivendicando la propria libertà di negazione. In Ehi, voi!, Michele D’Aurizio presenta una serie di ritratti e autoritratti realizzati in diversi modi, tramite pittura, scultura, foto, video e performance. Luigi Fassi ci propone una rilettura del pensiero di Tocqueville da una prospettiva contemporanea italiana, nella sezione chiamata La democrazia in America. In Orestiade italiana, Simone Frangi analizza gli aspetti culturali, politici ed economici italiani. In A occhi chiusi, gli Marcello Maloberti, Himalaya, 2012, performance; Photo Ela Bialkowska Lara Favaretto, 032-212, 2015, dipinti trovati, lana, due pannelli di cm 215 x 133 x 4, un pannello di cm 215 x 188 x 4; Ph. Sebastiano Pellion di Persano occhi sono straordinariamente aperti, Luca Lo Pinto esamina la memoria, il tempo e l’identità nel rapporto tra individuo e collettivit. Matteo Lucchetti attinge alla filosofia con De Rerum Rurale, sezione che volge lo sguardo alla ruralità, vista sia come posto geografico che come concetto. Con Lo stato delle cose, Marta Papini propone un movimento dialettico tra le opere dei diversi artisti e tra questi e il pubblico. Cristiana Perrella mette al centro dell’attenzione le possibili trasformazioni e riutilizzi di materiali già vissuti, nella sezione dal titolo La seconda volta. In Cyphoria, Domenico Quaranta analizza l’intromissione dei media digitali nei diversi aspetti della vita. Nella sezione Periferiche, Denis Vita esamina la libertà dell’artista di allontanarsi dalle grandi città sia fisicamente che metaforicamente.

Molti temi dunque, tutti con un comune denominatore, quello di guardare al passato volgendo lo sguardo al presente. L’obiettivo della quadriennale è quello di dare spazio e valore alle espressioni più significative dell’arte italiana contemporanea e questa 16ª edizione lo fa in modo del tutto interattivo e non convenzionale con la presenza di artisti che si sono perlopiù affermati negli anni 2000.


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