Fausto Pirandello in mostra alla Galleria Russo

Dal 19 novembre al 14 dicembre in esposizione le 80 opere, quelle tra il 1923 e il 1927, di uno dei più importanti protagonisti della pittura italiana del Novecento
Fausto Pirandello in mostra alla Galleria Russo

Sabato 19 novembre la Galleria Russo di Roma apre le porte alla mostra “Fausto Pirandello. Opere dal 1923 al 1973”. Fino al 14 dicembre sarà quindi possibile conoscere o approfondire meglio la vita e le opere di uno dei più importanti protagonisti della pittura italiana del Novecento. L’esposizione, organizzata dalla Galleria Russo in collaborazione con l’Associazione Fausto Pirandello e con la Fondazione Fausto Pirandello, è curata da Fabio Benzi e Flavia Matitti propone uno straordinario itinerario nella produzione artistica di Pirandello: dalle opere degli anni ’20 caratterizzate dalla ricca plasticità cromatica, fino ai corpi dalla carnalità sofferta dei bagnanti, dalle campagne riarse dal sole e le vibranti vedute dei tetti di Roma rese con una materia scabra e allo stesso tempo sontuosa, alle nature morte di grande sapore intimista. 

«Il tema dei ‘bagnanti’ – scrive il curatore Fabio Benzi - fu certamente tra i più intensamente frequentati da Fausto Pirandello, fino al punto da renderlo uno dei caratteri maggiormente identificativi della sua pittura: si tratta di composizioni di carnalità espressa e dolorosa, quasi ineluttabile, di grovigli di corpi senza pudicizia e senza esaltazione, quasi esausti da una stanchezza esistenziale, ma poi a partire dagli anni Cinquanta accesi da colori più puri e brillanti».

Saranno ben 80 i dipinti, tra quelli realizzati a olio e a pastelli, attraverso i quali si potranno ripercorrere le diverse tappe del percorso artistico di Pirandello mettendo in luce il suo speciale contributo all’evoluzione del linguaggio pittorico. Allo stesso momento le opere in mostra saranno in grado di ricostruire il complesso rapporto del pittore con la realtà, da sempre caratterizzato da un senso di inquietudine, di attesa, di stupore e di straniamento.

Fra le opere più significative in mostra anche alcuni dipinti storici, come Pastori e Testa di bambola, esposte rispettivamente alla II Quadriennale di Roma del 1935 e alla III Quadriennale di Roma del 1939, e le Grandi bagnanti, esposte alla Biennale di Venezia del 1962.


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